Aspirante mamma che non ha avuto le malattie infantili

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 24/08/2018 Aggiornato il 12/07/2024

Prima di dare inizio a una gravidanza, se si pensa di non aver contratto né rosolia, né varicella né le più comuni malattie dovute agli herpes virus può essere prudente verificare la propria eventuale immunità attraverso un esame del sangue.

Una domanda di: Annarita
Sono una donna di 39 anni in buona salute. Io ed il mio compagno stiamo
cercando di avere un bambino da qualche mese. Ma ho un grande dubbio: né io,
né mia madre ci ricordiamo quali e quante malattie esantematiche abbia avuto
io da piccola. L’unica certa è la più strana forse, la cosiddetta sesta
malattia che mi costrinse a stare in ospedale, oltre a questa mia madre
giura che né io, né mio fratello maggiore ne abbiamo avute. Può essere?
Esiste un modo (semplice) per scoprirlo?
Le faccio questa domanda perché ho letto che contrarle in gravidanza è
davvero rischioso per il bambino ed io sono una docente di una scuola
superiore a continuo contatto con adolescenti….
Cosa mi consiglia di fare? Dovrei vaccinarmi?
Grazie mille e buona giornata.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, in realtà mi sembra un po’ strano che lei nella sua infanzia abbia fatto solo la sesta malattia, ma in ogni caso esiste il modo per scoprire se abbiamo o meno gli anticorpi per una certa malattia (sia che si tratti di una malattia effettivamente contratta che di una malattia per cui siamo stati vaccinati nel passato) ed è anche abbastanza semplice: si tratta di andare a fare un esame del sangue.
Il costo del prelievo potrebbe essere impegnativo a seconda di quante malattie vogliamo indagare.
Nel caso della gravidanza, credo ci si potrebbe limitare a queste: rosolia, varicella, citomegalovirus, parvovirus B19, herpes simplex virus.
Tra parentesi aggiungo che esistono gli esami preconcezionali che sono gratuiti per la coppia (in esenzione M00) e tra cui rientrano anche alcune infezioni: rosolia (solo per la donna), HIV e Treponema pallidum.
In caso lei risultasse sprovvista di anticorpi per la rosolia o per varicella, potrebbe valer la pena di vaccinarsi e di posticipare la ricerca della gravidanza di almeno un paio di mesi dopo la vaccinazione. Per quanto riguarda il citomegalovirus, viene solitamente trasmesso attraverso liquidi biologici (ossia saliva, feci o urine di soggetti infetti) ed è una malattia che interessa soprattutto l’infanzia. Il parvovirus B19 è rischioso in gravidanza ma molti adulti risultano immuni anche senza aver memoria della quinta (per la precisione) malattia in quanto può avere una manifestazione simile all’influenza. L’herpes simplex virus esiste in due tipi: tipo 1 o herpes labiale e tipo 2 o herpes genitale. Se non ha mai avuto infezioni è opportuno evitare il contatto diretto con soggetti infetti.
In ogni caso, è prudente limitare al minimo il contatto con i bambini piccoli quando si è in dolce attesa (evitando quindi baci o impiego delle stesse stoviglie).
Quanto agli adolescenti con cui lei lavora, è vero che potrebbero anch’essi ammalarsi di queste patologie ma con frequenza sicuramente inferiore rispetto alla scuola dell’infanzia.
Spero di esserle stata di aiuto, a risentirla con buone nuove. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Iodio: va preso in allattamento dopo una tiroidectomia?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se la terapia sostitutiva che si affronta quando la tiroide viene asportata mantiene i valori relativi al TSH e agli ormoni tiroidei nella norma, non c'è alcun bisogno di assumere un'integrazione di iodio.   »

Fai la tua domanda agli specialisti