Aspirinetta in gravidanza: bisogna prenderla sempre?

A cura di Cristina Maggioni - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 22/11/2023 Aggiornato il 28/11/2023

L'aspirinetta ha vari effetti che possono rivelarsi utili per sostenere la gravidanza, ma se assumerla o no non può essere una decisione presa di propria iniziativa.

Una domanda di: Gabriella
Salve, sono alla 25^ di gravidanza settimana e prendo cardio aspirina da circa 12 mesi avendo fatto più tentativi di PMA. Ho reflusso gastrico, nonostante prenda anche omeprazolo e riopan dopo ogni pasto, proprio dopo i pasti ho attacchi di tosse continui da non poter parlare e a volte rimetto tanto sono forti gli attacchi per non parlare dei dolori addominali che mi provoca, specie a fine serata. Vorrei interrompere, ma sarà il caso? Mi è stata data per precauzione rientrando per l’età nella categoria “gravidanze a rischio” ma gli esami sono perfetti e sto bene tranne questo fastidio continuo che non mi molla mai.
Cristina Maggioni
Cristina Maggioni

Gentile signora, la sua domanda ci permette di parlare dell’aspirinetta in gravidanza: gli studi su gravidanze genericamente a rischio (che mettevano insieme donne con pregressi aborti, pregressi ritardi di crescita, con pregresse complicazioni in gravidanza o con la pressione alta) non hanno dimostrato i vantaggi dell’aspirina, mentre in popolazioni particolari e selezionante sembra utile: vediamo meglio. Come agisce? Anzitutto dobbiamo dire che in gravidanza si tratta di cardioaspirina quindi 100 mg rispetto ai 500 di una normale compressa di aspirina. Ma come agisce l’aspirina? Dipende dall’ora della somministrazione: se si prende la sera, abbassa la febbre toglie dolori articolari, se al mattino (sempre ovviamente dopo colazione per evitare una irritazione sulla mucosa gastrica, è pur sempre un acido!) agisce sulla circolazione rendendo il sangue più fluido ed evitando che si formino dei coauguli. Per gli anziani si capisce subito il beneficio, ma in gravidanza? In gravidanza bisogna che il sangue resti fluido specie a livello della placenta per far arrivare al feto ossigeno e sostanze nutritizie; a causa però dei cambiamenti ormonali di cui non entro in dettaglio, il sangue in gravidanza tende a coagulare di più, ma essendo più diluito, perché il volume del sangue in gravidanza aumenta, in genere non succede nulla; diverso però è il caso se vi è una malattia. In questo caso la nostra aspirina diventa utilissima. Ma quali malattie si giovano dell’aspirinetta? Per esempio, per le donne con gravidanze complicate da un aumento della pressione è molto utile ( ma va presa al mattino). C’è un altro caso in cui serve prendere l’aspirina: se la donna è portatrice di una mutazione genetica MHTFR che appunto richiede questo trattamento; nel suo caso specifico non sappiamo perché non ci dice né di avere la mutazione (l’hanno cercata?) né di avere la pressione alta. Ancora una specifica: ma cosa vuol dire pressione alta? Ricordiamo che la pressione varia nell’arco della giornata: si alza al mattino e scende di notte. Avere la pressione alta significa avere un ritmo circadiano alterato, eventualità che si scopre con un Holter pressorio di 24 ore, cioè una registrazione, con apparecchi portatili, della pressione per 24 ore. In base ai risultati possiamo sapere se il profilo della pressione è normale o no e quindi se deve o no prendere l’aspirina. Ecco io ho cercato di spiegarle in generale come stanno le cose, ma è ovviamnete al medico curante che spetta la prescrizione che viene fatta appunto in base alla condizione della singola paziente. Da remoto non è possibile né consigliare l’uso di un farmaco né suggerire di non prenderlo, quando un medico in carne e ossa ha invece ritenuto opportuno che venga impiegato. Ovviamente gli effetti indesiderati che lei descrive devono essere attentamente valutati dal suo curante. Cari saluti.

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