Assunzione di doxiciclina nelle primissime settimane di gravidanza

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 20/09/2021 Aggiornato il 29/12/2022

Se l'antibiotico della famiglia delle tetracicline viene assunto prima della 16ma settimana di gravidanza non c'è alcun rischio per il feto.

Una domanda di: Lilli
Le scrivo in quanto sono molto ansiosa e preoccupata. Questa mattina, dopo una settimana di ritardo, mi sono decisa ad effettuare ben due test di gravidanza, e con mia grande gioia, ho scoperto di essere incinta da più di 3 settimane. La preoccupazione nasce dal fatto, che qualche settimana fa, in seguito ad un tampone cervicale, ho scoperto di avere un’infezione da ureaplasma parvum. Ho, quindi, iniziato una cura antibiotica, prescritta dal medico, a base di Miraclin (doxiciclina) per ben 10 giorni. L’ultimo giorno di assunzione dell’antibiotico è stato ieri, quando ancora non sapevo di essere incinta. Ho paura che questa cura possa comportare complicazioni fetali e comprometterne lo sviluppo. Dovrei preoccuparmi o fare qualcosa? La ringrazio in anticipo per la sua cordialità.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, posso assicurarle che non ha compromesso in alcun modo la salute del suo bimbo/a assumendo in fase periconcezionale la doxiciclina per debellare l’Ureaplasma parvum. Questo farmaco è un antibiotico che per prudenza si evita di assumere in gravidanza perché altri antibiotici della stessa famiglia delle tetracicline hanno provocato un rallentamento della crescita ossea e una colorazione alterata nei denti del nascituro. Tuttavia, questo non accade se il farmaco viene somministrato prima della sedicesima settimana di gravidanza, come nel suo caso. Poi c’è di buono che i farmaci nelle prime settimane di gravidanza molto difficilmente attraversano la placenta per il semplice fatto che quest’ultima deve ancora formarsi e organizzarsi per garantire gli scambi di nutrienti. A mio avviso non occorrono quindi accertamenti particolari nel suo caso specifico, basta effettuare le normali visite/bilanci di salute mensili in cui le verranno illustrati via via gli esami e le ecografie utili per monitorare al meglio la salute del suo piccolo/a. Spero di averla rassicurata e rincuorata, le auguro una gravidanza serena d’ora in poi! Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti