Atrofia vaginale dopo la menopausa: che fare?

A cura di Francesco De Seta - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 02/08/2023 Aggiornato il 02/08/2023

L'uso di preparati per uso locale a base di estrogeni può migliorare i fastidi dovuti all'atrofia vaginale.

Una domanda di: Angela
Buon giorno, ho 63 anni, da 13 in menopausa da anni ho un’atrofia vaginale con bruciore e dolore, e cistiti ricorrenti, adesso sono in cura
con infrarosa, probinul5, ivuxur e ho appena finito di prendere per 3 ggzitromax. Comunque le cose vanno sempre male ho usato anche degli ovuli a
basse di acido ialuronico e poi il meclon. Niente funziona. L’ostetrica mi ha consigliato di fare anche il tampone cervicale. Vorrei un aiuto sincero
grazie e vivere una vita normale.

Francesco De Seta
Francesco De Seta

Salve Angela, esistono diversi step terapeutici nel caso di atrofia vaginale: idratanti (come quelli che già hai usato), trattamento ormonali locali (se non ci sono controindicazioni all’uso) , fino ad arrivare ai trattamenti fisici come il laser.
Nel tuo caso specifico essendoci una sintomatologia vaginale e urinaria (le cistiti sono una problematica comune in menopausa e spesso non richiedono terapia antibiotica) ti consiglierei l’uso di ormoni locali come estrogeni che tendono a miglirare entrambe le sintomatologie. Di nomra si inizia con un trattamento serale per 2 settimane e poi, a seguire, 2-3 volte alla settimana anche per periodi prolungati. Il tampone cervicale lo limiterei solo laddove ci fossero sintomi tipici di infezione (perdite vaginali, cisititi post rapporto sessuale ecc). Un caro saluto.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti