Attacchi di panico, insonnia e depressione durante la gravidanza: che fare?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 22/08/2022 Aggiornato il 22/08/2022

Il neuropsichiatra curante nel momento in cui i sintomi di un disturbo dell'umore si aggravano proprio nel corso della gravidanza deve essere consulato al più presto per indicare i provvedimenti da prendere allo scopo di controllare la situazione.

Una domanda di: Maria
Gentile dott.ssa Valmori, le scrivo in merito al precedente consulto, dal momento che lei molto cortesemente mi ha dato la possibilità di chiedere chiarimenti. Sono adesso all’ottava settimana, ed assumo sempre Elopram e Tavor. Adesso assumo l’Elopram a 30 mg (prima erano 40 ), e sto gradualmente eliminando il Tavor come anche lei mi aveva suggerito: sono attualmente ad 1 mg. Purtroppo si sono ripresentati gli attacchi di panico, l’insonnia ed una depressione legata anche alla situazione. Lei mi aveva suggerito la Quetiapina (tre compresse da 25 al giorno ), e vorrei alcuni chiarimenti in merito. La Quetiapina può causare problemi al feto in via di sviluppo? È vero che fa aumentare la glicemia e potrebbe causare il diabete gestazionale? Potrei continuarla fino al parto a questo dosaggio? Che effetti da sospensione potrebbe creare al neonato? Si può prendere anche in allattamento? Potrebbe causare problemi di fertilità? Perché io vorrei un altro figlio dopo questo. Perdoni le tante domande, ma mi trovo in una situazione angosciante e sto trovando pochissima comprensione e tanti pregiudizi. Per concludere, lei mi ha dato anche la possibilità di mettersi in contatto con il mio curante , qualora insistesse nel non volermi prescrivere alcun farmaco, per potergli dare chiarimenti, eventualmente. Come potrebbe mettersi in contatto con lei ? Grazie mille per tutto. mettersi in contatto con il mio curante , qualora insistesse nel non volermi prescrivere alcun farmaco , per potergli dare chiarimenti, eventualmente come potrebbe mettersi in contatto con lei ? Grazie mille per tutto.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, dato che lei ha questi sintomi ingravescenti mi preme che ricontatti al più presto il Curante psichiatra per decidere insieme il da farsi nel suo caso specifico. Non è ora il momento di iniziare la Quetiapina a mio avviso: mi sembra più saggio attendere che sia giunta la fine del primo trimestre per darsi l’obiettivo di scalare e sospendere il Tavor ed eventualmente supportarsi con la Quetiapina per i sintomi astinenziali.
La Quetiapina NON causa problemi al feto in via di sviluppo, in particolare se utilizzata nel dosaggio “pediatrico” di 100 mg al giorno, che è consentito in gravidanza (quindi fino al parto) e in allattamento.
Non mi risulta che la Quetiapina possa provocare diabete gestazionale (sono invece fattori di rischio per diabete gestazionale la familiarità, l’età, l’obesità e l’aver presentato questa complicanza in una precedente gravidanza). Non causa sintomi astinenziali al bimbo dopo la nascita né problemi sulla sua fertilità futura.
Rimango a disposizione del suo Curante attraverso il sito Bimbisaniebelli: chiunque può porre domande, in particolare le mamme ma anche i colleghi, perché no?
Le raccomando di farsi aiutare per trovare un nuovo equilibrio in gravidanza: il bimbo sta bene se sta bene la sua mamma!
La saluto cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti