Attacchi di panico: si può affrontare una gravidanza?

Dottor Bruno Mozzanega A cura di Bruno Mozzanega - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 29/01/2019 Aggiornato il 29/01/2019

Le donne che soffrono di attacchi di panico richiedono un maggiore supporto durante i mesi dell'attesa, ma possono certamente affrontare la gravidanza.

Una domanda di: Sara
Buonasera, a ottobre ho sofferto di attacchi di panico, ad oggi sto meglio ma ho sempre quella sensazione fastidiosa di fiato corto dovuta all’ansia, non respiro bene. Potrei affrontare una
gravidanza?

Bruno Mozzanega
Bruno Mozzanega

Cara signora,
certamente sì, soprattutto se accompagnata da un ottimo supporto che la aiuti a controllare i momenti di crisi. Il timore di non saper gestire il travaglio di parto può essere
rimosso da subito, programmando un taglio cesareo; i timori per le condizioni del figlio possono essere ridimensionati da un attento monitoraggio ostetrico che possa di volta in volta tranquillizzarla. I farmaci, benzodiazepine o inibitori della serotonina, se indispensabili, andranno ridotti al dosaggio minimo. A volte, specie
con i secondi, possono essere maggiormente frequenti le complicanze ipertensive. Il supporto comunque sarebbe utile. il figlio dà segno di sé verso meta’ gravidanza, poi compaiono i movimenti apprezzabili dalla mamma. Il dubbio se stia bene o, più avanti nella gravidanza, se si stia muovendo bene va gestito. Un controllo in più si può certamente
prevedere, ma il contesto deve aiutarla e supportarla nel percorso. Poi il figlio nasce e ha bisogno di una mamma e di una famiglia non apprensiva. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti