Avere figli dopo un aborto spontaneo tardivo si può?

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 02/05/2024 Aggiornato il 03/05/2024

Gli aborti spontanei che si verificano nel secondo trimestre richiedono indagini accurate, utili per pianificare le gravidanze successive con l'attenzioni che simili casi richiedono.

Una domanda di: Alessia
Sono una ragazza di 31 anni e purtroppo il mese scorso ho subito un aborto spontaneo tardivo alla 17^ settimana di gravidanza, mi hanno fatto l’induzione a cui è seguito il raschiamento per rimuovere la placenta. Purtroppo durante un controllo ecografico, in seguito a rottura prematura delle membrane e perdita totale di liquido amniotico, non è più stato riscontrato il battito cardiaco fetale. Io in precedenza, a circa 7/8 settimane di gravidanza, avevo avuto delle forti emorragie in seguito alle quali era stato riscontrato un distacco amniocoriale esteso che sicuramente, anche se risolto con cura di progesterone, in seguito ha causato la rottura prematura delle membrane. Si trattava della mia prima gravidanza. Prima di porLe il mio quesito premetto che il mio sogno è quello di costruire una famiglia numerosa con minimo tre bambini nati vivi e che possano ovviamente sopravvivere. Detto questo, Le chiedo se secondo Lei questo mio sogno è ancora realizzabile sia che in futuro abbia parti naturali sia che abbia parti cesarei. Secondo Lei il fatto di aver subito un’induzione e un raschiamento possono crearmi degli impedimenti nel perseguire il sogno di creare una famiglia numerosa con tre figli? Per me questa questione è davvero molto importante, io da sempre sogno di avere tre bambini vivi.
Aggiungo che sono tuttora in cura con una compressa e mezzo di Eutirox 25 mcg al giorno per ipotiroidismo sopraggiunto in gravidanza (avevo TSH elevato). Al momento sto anche aspettando che mi tornino le mestruazioni in quanto sempre durante la gravidanza ho scoperto di avere una ciste molto grossa a un ovaio e solo con il ritorno delle mestruazioni posso sperare che si riduca e che scompaia. Inoltre, in seguito al ricovero per rottura prematura delle membrane, ero risultata positiva ad Ureaplasma Parvum relativamente a un tampone endocervicale, poi curato con antibiotico. In gravidanza ero risultata anche carente di vitamina D.
Mi scuso se mi sono dilungata molto e La ringrazio se mi risponderà.
Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Alessia,
gli aborti dopo la 12^ settimana richiedono una particolare attenzione medica.
Per prima cosa dobbiamo sapere se il feto aveva un corredo cromosomico normale.
Poi abbiamo bisogno di sapere se l’esame istologico su placenta e membrana rivela un problema di corioamniosite.
In molti casi si richiede un esame autoptico del feto e non so se l’hanno condotto oppure no.
Spero mi riscriva con queste informazioni per poterle essere più di aiuto e per dirle come articolerei le sue cure per realizzare il suo desiderio di una famiglia numerosa che rimane un obiettivo raggiungibile con attenta preparazione delle prossime gravidanze e altrettanto scrupolo durante il loro decorso. Cordialmente.

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