Avere un figlio tra (lontani) cugini

Professor Paolo Gasparini A cura di Paolo Gasparini - Dottore specialista in Genetica clinica Pubblicato il 09/11/2020 Aggiornato il 09/11/2020

Un'eventuale consanguineità remota non espone a particolari rischi la coppia che decide di avere un figlio.

Una domanda di: Aurora
Salve, vorrei chiederle un’informazione, se è possibile. Il ragazzo che mi piace è cugino di mia madre: suo padre è fratello di mia nonna (materna). Se volessimo iniziare una relazione che rischi ci sarebbero a avere eventualmente un figlio? Grazie se vorrà rispondermi e per l’opportunità.

Paolo Gasparini
Paolo Gasparini

Gentile Aurora, la consanguineità aumenta lievemente il rischio di malattie ereditarie trasmesse come carattere autosomico recessivo (genitori portatori sani). Però non dimentichiamoci che simili relazioni sono praticate senza problemi da quasi un miliardi di abitanti della terra e che nel caso specifico non si tratta nemmeno di cugini primi ma di una consanguineità più remota. Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimba di 22 mesi che ha iniziato a voler dormire nel lettone

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Può capitare che un bambino dopo aver accettato di buon grado di dormire nel proprio lettino a un certo punto cambi idea e voglia a tutti i costi fare la nanna nel lettone: in questo caso occorre armarsi di pazienza e adottare il criterio della gradualità.   »

VCP diminuito in 36ma settimana: c’è da preoccuparsi?

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In linea generale è normale che la misura dei ventricoli cerebrali del feto diminuisca con il progredire della gravidanza: si tratta proprio di una condizione fisiologica che non desta preoccupazione.   »

Cardirene a inizio gravidanza: serve davvero?

06/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il netto beneficio dell'assunzione di acido acetilsalicilico a sostegno della gravidanza non è del tutto conosciuto, tuttavia il trattamento può essere di aiuto nel ridurre la maggior frequenza di complicanze gestazionali in determinati casi.  »

Bimba di sei mesi che non vuole la pappa: che fare?

04/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

All'inizio dello svezzamento non è raro che il bambino si dimostri diffidente o, addirittura, ostile nei confronti dei cibi nuovi. Per aiutarlo ad apprezzarli occorrono pazienza e qualche piccola strategia.   »

Fai la tua domanda agli specialisti