Balbuzie in un bimbo di 5 anni: portarlo o no dal logopedista?

Dottoressa Daniela Biatta A cura di Daniela Biatta - Dottoressa specialista in Medicina generale Pubblicato il 17/04/2023 Aggiornato il 19/04/2023

Qualunque alterazione del flusso verbale, del modo di articolare le parole, di pronunciare le lettere andrebbe sottoposto all'attenzione di un logopedista, sia per inquadrare correttamente il problema sia per acquisire gli strumenti che consentono di aiutare il bambino a risolverlo.

Una domanda di: Alessandra
Buongiorno dottoressa, io ho un figlio di 5 anni. Da quando ha compiuto un anno e mezzo parla benissimo. Sei mesi fa ha cominciato a balbettare. Prima parlava bene. Mi serve un consiglio: dobbiamo andare dal logopedista? Quando cominca a parlare si ferma sul prima lettera. Si vede che ha dificoltà. Grazie aspetto la vostra risposta.
Daniela Biatta
Daniela Biatta

Cara mamma, il disturbo che riguarda la fluenza verbale del bambino è variegato; si manifesta in forme, epoche e caratteristiche diverse. Tutte queste sfaccettature derivano da un panorama di eziopatogenesi (origine della malattia) altrettanto articolato dal quale è possibile ricavare indicazioni generali, non interpretabili in senso assoluto, ma che vanno calibrate sul singolo individuo. Il disturbo della fluenza verbale, come gli altri disturbi del linguaggio e/o della comunicazione, ha sempre bisogno di un’attenta raccolta di dati e di un’osservazione diretta perché risulta fondamentale conoscere con precisione tutte le sue connotazioni. Nel caso della disfemia (alterazione del flusso verbale) è importante sapere oltre all’epoca di insorgenza che lei ha citato, anche la presenza di familiarità, la presenza di comportamenti secondari, la remissione del disturbo, come, quando e con quale frequenza si presentano gli inceppamenti. Il mio intento non è quello di allarmarla, ma solo di suggerirle quella che secondo la mia convinzione e professione penso sia la cosa migliore da fare: consultare un/una logopedista le permetterà non solo di avere un giusto inquadramento della difficoltà del suo bambino, ma anche di entrare in possesso di adeguati strumenti per poterlo aiutare. Un abbraccio.

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