Una domanda di: Serena
Da circa tre settimane, mia figlia di 21 mesi, ha iniziato a rifiutare i cibi che prima mangiava senza problemi. Prima mangiava carne, verdure, pastina, mentre adesso vuole mangiare solamente grissini, qualche volta il pane, prosciutto cotto e crescenza. Ho provato ad introdurre qualche variante come polpette, crema di verdure, arrosto di tacchino, patate, ma li rifiuta, senza averli neanche assaggiati. All'asilo nido mi hanno riferito che mangia le pietanze proposte, la bambina in queste settimane è un po' dimagrita, non in maniera allarmante. Vorrei avere qualche consiglio, perché rispetto a qualche tempo fa la bambina a casa mangia pochissimo. Cordialmente.

Chiara Boscaro
Gentile Signora,
ciò che descrive è una situazione molto comune nei bambini tra 1 e 3 anni e, nella maggior parte dei casi, non è segno di un problema serio. Intorno ai 18–24 mesi molti bambini diventano selettivi con il cibo. È un modo per affermare la propria autonomia e questa nuova presa di posizione può durare settimane o mesi, inoltre, dopo il primo anno la crescita è destinata a rallentare rispetto a prima e di conseguenza i bambini hanno meno fame rispetto ai mesi precedenti. I bambini al nido spesso mangiano di più perché imitano i coetanei e magari si distraggono meno di quanto non accada a casa con mamma o papà. Possono esserci infine cambiamenti (dentizione, raffreddori, stanchezza, nuovi ritmi, e così via) che possono far diminuire l’appetito. Le posso suggerire di offrire i pasti senza pressioni: prepari ciò che mangiate voi, proponendolo anche alla bambina, ma senza insistere se rifiuta. Consumare i pasti in famiglia aiuta molto, la bambina segue il vostro esempio, sarà incentivata ad assaggiare ciò che mangiate voi. Ma se non vuole mangiare, assecondatela. Eviti poi di sostituire i pasto che le propone con cibi che di sicuro lei sa che verranno accettati: se la bimba sa che arriveranno determinati alimenti, sarà meno motivata ad assaggiarne altri. Un ultimo suggerimento: faccia porzioni piccole e presentazioni semplici, meglio pochi bocconi nel piatto, colorati e con i diversi alimenti separati tra loro. Cerchi di mantenere una routine stabile, sempre più o meno gli stessi orari dei pasti, niente snack tra i pasti, soprattutto nel pomeriggio. A ogni pasto offra a sua figlia una porzione di primo piatto condito con sughi appetitosi, una piccola porzione di secondo piatto, riprovando di nuovo anche la carne preparata in modi diversi (va benissimo anche come ragù). Se la bambina dovesse aver mangiato il primo piatto a pranzo al nido, può consumare il pane a cena con un po’ di prosciutto o formaggio, ma riprovi a inserire altre fonti proteiche, ad esempio anche le polpette di legumi o di pesce o una frittatina. Se il calo di peso è lieve e la bambina è vivace, gioca, dorme bene e cresce in altezza, non è preoccupante. Tuttavia, in caso di dubbi, è importante che il pediatra la visiti, per verificare il peso e la crescita ed escludere eventuali cause organiche del dimagrimento anche se modesto. Cari saluti.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

