Basso peso corporeo: c’è rischio di infertilità?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 30/10/2019 Aggiornato il 30/10/2019

La fertilità femminile è influenzata positivamente da un peso normale, che include la presenza di "massa grassa". Ogni eccesso, in più o in meno, può comprometterla.

Una domanda di: Clara
Salve, sono una ragazza di 19 anni e da 3-4 anni non ho più il ciclo, a causa di diete drastiche e del rischio anoressia.
Ora il mio peso è normale e mangio in modo regolare, però faccio tanta cyclette. La mia paura più grande è di essere diventata infertile e quindi di non poter mai diventare mamma.
Grazie se mi risponderete.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Buongiorno Clara, capisco la sua preoccupazione e mi viene da sorridere perché anch’io da ragazza temevo la stessa cosa e ora sono mamma di ben sei bambini…ma andiamo con ordine. Vorrei prima di tutto dirle che il nostro corpo può avere le mestruazioni se ha a disposizione una quota di grasso di riserva in grado di contribuire (insieme alla dieta naturalmente) al fabbisogno energetico della gravidanza stessa. Quindi, il fatto che lei sia normopeso potrebbe non essere ancora sufficiente in quanto, facendo molto esercizio fisico sulla cyclette, avrà di certo rappresentata soprattutto la massa magra (ossia i muscoli, che pesano e consumano parecchie calorie anche se si chiamano così) e meno la massa grassa (ossia il tessuto adiposo, quello così prezioso per noi donne per essere fertili). Non sono nutrizionista né dietologa ma credo sarebbe interessante se lei facesse una visita con questo tipo di professioniste…chissà che, adattando la dieta al suo stile di vita, lei non veda anche ritornare il ciclo senza bisogno di alcun tipo di trattamento farmacologico? Glielo auguro di cuore!
Rispetto alla fertilità, mi sembra interessante segnalarle che esistono dei metodi (validati a livello scientifico) per riconoscerla. Si tratta dei metodi naturali Billings e sintotermico (del tipo Camen o Roetzer). Questi metodi aiutano la donna a riconoscere i segni della fertilità attraverso la semplice osservazione del muco cervicale e delle sue caratteristiche, la sensazione percepita a livello intimo e, nel caso dei metodi sintotermici, la rilevazione della temperatura basale al risveglio tramite termometro. Vedrà che imparare questi metodi (da una insegnante qualificata, non dall’amica o peggio tramite app sul cellulare) potrà esserle di grande aiuto per riconoscere e prendersi cura della sua fertilità in modo ancora più consapevole…provare per credere!
A disposizione se desidera, spero di averla aiutata e rincuorata, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti