Battito cardiaco dell’embrione non visualizzabile dall’ecografo in 6^ settimana di gravidanza

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 16/12/2024 Aggiornato il 16/12/2024

Nel caso in cui nella sesta settimana di gravidanza l'ecografo riesca a visualizzare l'embrione ma non in battito del suo cuoricino, si deve ripetere l'indagine a distanza di qualche giorno nella speranza che il concepimento sia avvenuto più avanti rispetto alla data presunta.

Una domanda di: Melissa
Mercoledì ho fatto l’eco ed ero secondo la mia dottoressa una settimana indietro, quindi a 6+2, embrione grande 0.51, assenza di battito, a distanza di 2 giorni vuole rivedermi ma secondo lei si tratta di un aborto interno. Io non ho avuto nessuna perdita o crampi riconducibili ad un aborto.
Come sintomi di gravidanza ho tanta stanchezza, pelle impura, sento gli odori molto più forti: c’è una piccola speranza che si sia sbagliata?

Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Melissa,
purtroppo le ecografie sono sempre più precise e quando noi ginecologi non riscontriamo regolare accrescimento embrionario coviamo sempre la speranza di un concepimento più tardivo e quindi di un embrione che sia più giovane del presunto e, quindi, non con un ritardo o arresto della crescita.
Quanto le ha consigliato la sua curante è la procedura corretta tant’è che nel mio studio, quando dobbiamo confermare un’assenza di battito a 7-8 settimane, vogliamo che questo risulti evidente a due operatori perché non è neppure concepibile un errore diagnostico così irrimediabile.
Dunque, faccia il suo secondo controllo ecografico perché mi sembra in ottime mani.
Se si confermasse l’arresto della gravidanza e avesse bisogno di ulteriori informazioni non esiti a scriverci.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti