Beta bassissime a 13 giorni dal transfer: perché

Dottor Francesco Maria Fusi A cura di Francesco Maria Fusi - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 17/11/2023 Aggiornato il 17/11/2023

Un valore delle beta-hCG estremamente basso dopo quasi due settimane dal trasferimento dell'embrione in utero non è un bel segno: significa che la gravidanza o non è iniziata o si è spenta subito dopo essersi avviata.

Una domanda di: Sara
Ho fatto il transfer il 4 novembre. Ieri le beta ed erano di 6,5. Come mai così basse? Devo preoccuparmi? Sto seguendo questa terapia giornaliera: 2 progeffick, 3 progynova, 1 deltacortene, 1 aspirinetta, 1 acido folico e 1 pleyris.

Francesco Maria Fusi
Francesco Maria Fusi

Buongiorno,
le beta così basse non sono un buon segnale. A seconda dei range di laboratorio possono indicare che non c’è stata gravidanza oppure che c’è stata una gravidanza biochimica (cioè si è avviata e si è spenta subito dopo, prima che fosse possibile vedere l’embrione con l’ecografia).
Come informazione generale, le posso dire che l’impianto avviene tra i 5 e gli 8 giorni dopo l’ovulazione, cioè dopo il prelievo dell’ovocita fatto in sede di PMA o dopo l’ovulazione spontanea. Se il transfer avviene in 5^ giornata il processo inizia subito, se avviene in 2^-3^ giornata inizia qualche giorno dopo il transfer. Nel transfer da congelato si prescrive progesterone per 5 giorni prima del trasferimento, e lo si esegue al 6. In questo caso il processo dell’impianto si avvia subito. L’impianto è però un evento non immediato, c’è prima una fase di orientamento, poi di adesione, poi di penetrazione nella decidua. Quindi le cellule del “trofoblasto”, cioè le cellule embrionarie che faranno la placenta si replicano e durante la replicazione iniziano a produrre vari fattori, tra cui anche le beta-hCG. All’inizio i quantitativi prodotti sono bassissimi, per poi aumentare man mano che il trofoblasto si espande. Si possono a volte trovare nel sangue le beta-hCG 8 giorni dopo il transfer, ma in genere occorre aspettare almeno 10 giorni. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti