Beta-hCG che scendono ma poi risalgono: cosa sta succedendo?

A cura di Augusto Enrico Semprini - Professore specialista in Ginecologia Pubblicato il 04/07/2023 Aggiornato il 04/07/2023

ll dosaggio delle beta dopo la sesta settimana ha scarsa utilità perché i valori oscillano e non danno informazioni attendibili sulle sorti della gravidanza. Quello che serve per appurarle è, invece, l'ecografia.

Una domanda di: Alessia
Buongiorno, sono in gravidanza, ho fatto la prima visita dal ginecologo alla 7+1, ma fin da subito dall’esame ecografico risultavo alla 6+1: si vedevano sia sacco vitellino ed embrione di 2,78 mm, non si rilevava il battito. Mi vengono prescritti per 2 giorni gli esami delle beta hcg. Il primo è di 19826 il giorno successivo ahimé 19792, alla successiva visita a distanza di qualche giorno l’ecografia evideziava la crescita della camera e del sacco vitellino, ma non dell’embrione. Il mio ginecologo mi consiglia di rifare oggi le beta e andare domani in ospedale con il suo foglio in cui chiede nuova visita di controllo e se la situazione fosse invariata vorrebbe indurre aborto per evitare il raschiamento. Oggi però dal nuovo esame hcg il valore è salito a 22578! Com’è possibile? Non dovrebbe scendere??? Non mi illudo di certo… grazie per l’attenzione!!

Augusto Enrico Semprini
Augusto Enrico Semprini

Cara Alessia, ricevo tante lettere come la sua perché il primo trimestre dà spesso quadri clinici di difficile interpretazione. Una gravidanza più, diciamo così, indietro di quanto ci si attenda può indicare un concepimento tardivo o una gravidanza che si è interrotta. A mio avviso il dosaggio delle beta dopo la sesta settimana ha scarsa utilità perché i valori oscillano e non danno un vero contributo clinico a conoscere l’evoluzione della gravidanza. Lo strumento principale rimane il controllo ecografico e la visita clinica e sono restio a fare diagnosi di aborto interno fino a che la paziente non ha superato 8 settimane di amenorrea e, giunti in quest’epoca, non si riesce ad evidenziare attività cardiaca embrionaria. Nel caso la gravidanza si fosse interrotta deve decidere col suo curante se è meglio un raschiamento o un’espulsione spontanea perché a mio avviso un raschiamento offre una possibilità di diagnosticare la causa di aborto e per me rimane un passo molto importante nell’interpretare l’aborto e quindi potrà dare indicazioni sul futuro riproduttivo dopo questo evento. Quindi controllo ecografico e decisioni conseguenti ben ragionate con il suo curante. Mi tenga aggiornato, se lo desidera. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti