Bimba che all’improvviso vuole essere un maschio

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 10/10/2017 Aggiornato il 10/10/2017

A fronte di qualsiasi importante cambiamento nei comportamenti di un bambino, è d'obbligo interrogarsi su cosa può averlo indotto.

Una domanda di: Luigia
cara dottoressa
Ho 40 anni, sono sposata felicemente da 16, sia io sia mia marito abbiamo un buon lavoro. Ho tre figli: Diego 14 anni, Giorgia 6 anni, Marco 4 anni. Giorgia da circa sei mesi vuole essere un maschio, si sente un maschio: ha voluto tagliare i capelli corti e si veste come suo fratello. Fa giochi da maschio e da qualche tempo quando conosce qualcuno di nuovo gli dice che si chiama Giorgio. Noi inizialmente le abbiamo lasciato fare sperando in una cosa transitoria, ma ora la situazione sta diventando grave. Per esempio fa pipì in piedi come i suoi fratelli. Cosa posso fare? Significa che è omosessuale? Lei è per caso già venuta in contatto con esperienze analoghe? Preciso che di pomeriggio, fino al nostro ritorno, i ragazzi sono affidati a una tata che sta con noi da dieci anni ed è ormai una di famiglia. Grazie.
Simona Di Carlo
Simona Di Carlo

Gentile signora,
quando notiamo una modificazione importante nel comportamento di un bambino è in generale buona norma interrogarsi su ciò che può averlo prodotto. In questo caso è un cambiamento che può anche avere un impatto sulle relazioni sociali, fondamentali in questa fase di crescita. I comportamenti che sua figlia mette in atto non ci dicono di lei che è omosessuale, Giorgia ha infatti solo 6 anni e quindi non riguardano ancora verso chi indirizzare la propria pulsione sessuale. Possono invece essere il segnale di una difficoltà nello sviluppo della propria identità di genere che, in alcuni casi, porta a una condizione indicata come “disforia di genere”. Con “identità di genere” ci si riferisce al processo di identificazione o distanziamento dalle caratteristiche tipiche del genere sessuale; riguarda la percezione psicologica interna della propria appartenenza al genere maschile o femminile. Durante l’infanzia l’identità di genere può essere più instabile, è infatti influenzata da molti fattori come quelli psicologici, culturali e sociali. Tornando a sua figlia, se mostra sofferenza riguardo questa tematica e la gestione dei suoi comportamenti inizia a creare tensioni e preoccupazioni in famiglia, è il caso di consultare un neuropsichiatra infantile o uno psicoterapeuta specializzato in età evolutiva. Potrebbe essere un disagio transitorio ma è comunque consigliabile capirne le motivazioni. Sarà lo specialista a valutarne l’intensità e l’eventuale necessità di seguire un percorso psicologico. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti