Bimba che al nido non mangia

Dottoressa Angela Raimo A cura di Angela Raimo - Dottoressa specialista in Psichiatria Pubblicato il 17/10/2023 Aggiornato il 17/10/2023

Non fa niente se al nido il bambino si rifiuta di mangiare: bisogna dargli tempo di accettare la novità anche sul fronte dei pasti. Nel frattempo meglio non insistere perché inghiotta il cibo contro la sua volontà.

Una domanda di: Anna
Buonasera, mia figlia è un mesetto che frequenta l’asilo nido ora siamo arrivati al punto che si è adattata. Ora ho difficoltà sul pranzo lei è un mese che non mi mangia a scuola: cosa posso fare per farla adattare Grazie.

Angela Raimo
Angela Raimo

Cara mamma, per la sua domanda c’è solo una risposta sensata: niente, non deve fare niente, se non portare un pochino di pazienza. La sua bambina va al nido da appena un mese e lei setssa afferma che si è già adattata: direi che può già essere molto contenta del risultato, non tutti i bambini accettano volentieri il distacco dalla mamma così presto. Le dia tempo, per l’adattamento completo – lei si contraddice un po’, infatti prima afferma che la bambina si è adattata poi chiede cosa fare per farla adattare – è questo che serve. Lei non scrive neanche l’età di sua figlia, tuttavia se frequenta il nido presumo che abbia meno di due anni, cerchi di non nutrire troppe aspettative nei suoi confronti, è davvero piccola questa bambina. Se non mangia al nido non importa, mangerà di più a cena a merenda e a colazione (l’espressione “non mi mangia” che lei ha usato mi ha molto colpita, mi permetto di ricordarle che sua figlia non mangia per lei, per fare un favore a lei). I nostri bambini non rischiano di morire di fame, né di andare incontro ai pericoli della denutrizione:  se anche per cinque giorni alla settimana sua figlia salta il pranzo creda non le accadrà nulla di grave. Peggio sarebbe insistere, costringerla a mangiare: meglioa ssecondarla , con il trascorrere dei giorni imparerà a pranzare anche solo per imitare gli amichetti. Mi permetto di aggiungere che non si può pensare che tuttto fili lisci quando un bambino inizia a frequentare il nido, qualche intoppo va messo in conto, perché solo così, senza avere la pretesa di un inserimento perfetto,  ci si mette al riparo dalla frustrazione che deriva dal trovarsi davanti a una circostanza più critica di quanto ci si aspettava. Ripeto, dia dunque tempo alla sua bambina e creda, per l’equilibrio emotivo di entrambe, cerchi di vivere questa nuova esperienza con più leggerezza, in modo meno cupo da quello che traspare dalla sua email, per evitare di trasmettere alla bambina il messaggio che andare al nido non è una bella avventura. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti