Bimba che non vuole saperne del nido

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 23/09/2019 Aggiornato il 23/09/2019

Non solo la bambina ma anche la mamma deve guardare al nido come a un'occasione piacevole: qualsiasi tentennamento o dubbio dei genitori, espresso a parole o con particolari atteggiamenti, può indurre il bambino a rifiutare con forza la novità.

Una domanda di: Rita
Ho una bambina di 2 anni: l’ho iscritta per la prima volta al nido e sto facendo l’inserimento. I primi giorni stava tranquilla ed era anche contenta, ma quando ho cominciato a lasciarla un po’ di più ha cominciato piangere ed ora ogni volta che andiamo all’asilo non vuole entrare, non mi vuole lasciare e piange perché vuole andare via. Cosa posso fare? E’ giusto continuare a
portarla o la devo ritirare e la iscrivo il prossimo anno?

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Gentile signora,
è normale un rifiuto del nido specialmente nell’età della sua piccola, definita eloquentemente “epoca dei no”. Ma la prima a essere convinta a mandarla al nido (dopo aver appurato che il personale sia accogliente, competente e l’ambiente sia sereno) è lei come mamma. Perché se appena la piccola capta che ci sono perplessità o tentennamenti o ripensamenti da parte del genitore, vuoi per il tipo di atteggiamento tenuto vuoi perché sente qualche discorso in merito fatto con il papà, con la nonna, con un’amica, la resistenza può diventare insuperabile.
Premesso questo, la scelta va fatta considerando la voglia della piccola di socializzare, quanto otrebbe annoiarla trascorrere tutta la giornata con una sola persona (mamma, nonna o baby sitter che sia). In altre parole, se la bambina apprezza la compagnia e gioca volentieri con gli altri bambini, non demorda e insista anche davanti alle difficoltà che sta incontrando nell’inserimento.
Ovviamente magnificare il nido, sottolineando più e più volte con la sua bambina quanto sia bello avere dei coetanei con cui giocare. Se invece la bambina non è (ancora) interessata agli amichetti, continua a disperarsi nel momento del distacco o ancora prima di entrare e, allo stesso tempo, lei può tenerla a casa, rimandi a più avanti l’ingresso al nido, magari accompagnandola una-due volte alla settimana, per qualche ora, in una ludoteca, dove potrà giocare e socializzare con altri bambini senza separarsi dalla mamma. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti