Bimba che quando si sveglia piange perché vuole la mamma

Dottoressa Angela Raimo A cura di Angela Raimo - Dottoressa specialista in Psichiatria Pubblicato il 31/05/2021 Aggiornato il 07/06/2021

E' consigliabile non attribuire chissà quali significati preoccupanti a comportamenti che, nei bambini piccoli, sono la norma.

Una domanda di: Deborah
Ho una bambina di 15 mesi, ogni volta che si sveglia (sia al mattino che al riposino del pomeriggio) inizia a piangere disperatamente, alcune volte per esempio, al mattino lei sta ancora dormendo e vado in un’altra stanza a fare i mestieri, quando si sveglia e vede che non ci sono inizia a piangere disperata, scende dal letto e si mette di fronte alla porta ferma lì in piedi che piange oppure mi corre incontro. Altro esempio, se c’è anche il papà a letto e io mi alzo e li lascio da soli a dormire, quando lei si sveglia e il mio compagno cerca di calmarla un po’, inizia a scalciare e urlare come una matta. L’unico modo per calmarla in questi casi è che la prenda in braccio e la coccoli un attimo.
Capita anche durante la notte in quei pochi risvegli che fa, che faccia questo genere di “schizzo” ma che però gestisco meglio perché si attacca al seno e si calma subito continuando a dormire.
Non riesco però a capire e come poter risolvere questa cosa, perché pianga così disperatamente al risveglio, se potete darmi una risposta, magari si trova una soluzione! Grazie mille!
Angela Raimo
Angela Raimo

Cara mamma,
quello che lei descrive è piuttosto frequente e per nulla preoccupante. A 15 mesi la sua bambina esprime i suoi sentimenti negativi piangendo: non vede la mamma, la vuole, piange per averla, utilizzando il suo più immediato modo di comunicare. Lei stessa mi dice che si calma con poco, pochissimo, basta coccolarla un pochino, tenerla in braccio. Non mi è chiaro che altri rimedi o soluzioni vorrebbe: il modo di tranquillizzare una bambina di 15 mesi è questo, esattamente questo, e lei è molto fortunata ad avere una figlia su cui funziona così bene e così velocemente. Direi dunque davvero di non complicarsi la vita attribuendo a quelli che sono comportamenti comuni chissà quali significati patologici, ma di godersi questa piccolina tenendo ben presente che i bambini esprimono le loro emozioni con i mezzi di cui dispongono, primo tra tutti il pianto. Le consiglio anche di leggere qualche libro di psicologia del bambino, potrebbe esserle di grande aiuto. Nel frattempo continui a fare quello che fa che va benissimo. Con cordialità.

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