Bimba che trema quando si emoziona: è preoccupante?

Dott. Leonardo Zoccante A cura di Leonardo Zoccante - Dottore specialista in Psichiatria Pubblicato il 13/02/2023 Aggiornato il 17/02/2023

A differenza degli adulti, le cui emozioni generalmente traspaiono solo dal volto, nei bimbi piccoli è tutto il corpo a parlare.

Una domanda di: Meghi
Non so se leggerà la mia mail lo spero con cuore ciò avvenga. Ho una bambina di 13 mesi. Da un po’ di tempo che fa un gesto strano, quando ha un emozione forte, stringe i pugni e trema per pochi secondi. La sua crescita fino adesso secondo il parere del pediatra è tutto nella norma. Le volevo chiedere è necessario farle fare una visita da lei ? Sono preoccupata, non saprei cosa potrebbe essere. Grazie. Scusi ancora tanto del disturbo. Le auguro un buon lavoro.

Leonardo Zoccante
Leonardo Zoccante

Cara signora, mi sento di tranquillizzarla, innanzitutto perché secondo il suo pediatra la sua bimba sta crescendo bene. Le assicuro che il pediatra di libera scelta, che segue i suoi piccoli pazienti fin dai primi mesi di vita, è assolutamente in grado di rilevare se c’è qualcosa che non va e poi di comunicarlo ai genitori. L’atteggiamento che descrive, stringere i pugni e tremare per qualche secondo, è il modo con cui tra i 6 mesi e i due anni di vita i bambini esprimono le loro emozioni, negative, come la contrarietà, la paura, la rabbia, e positive come la gioia, lo stupore, l’eccitazione. A differenza degli adulti, le cui emozioni generalmente traspaiono solo dal volto, nei bimbi piccoli è tutto il corpo a parlare delle sensazioni che provano, così come i cambiamenti di colore del viso, che può diventare pallido o, al contrario, arrossire. Direi dunque che non c’è bisogno, almeno sulla base di quanto descrive, che sua figlia venga visitata da un neuropsichiatra infantile. Solo se gli atteggiamenti che riferisce dovessero diventare frequenti, ossia ripetersi ogni giorno più e più volte, anche senza essere riconducibili a una particolare emozione, può essere consigliabile valutare con il pediatra l’opportunità di consultare un neuropsichiatra infantile. Cari saluti.

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