Bimba con diarrea da tanti giorni

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 25/09/2018 Aggiornato il 25/09/2018

E' corretto effettuare l'esame delle feci a fronte di una diarrea che si protrae da venti giorni, tuttavia se non si associano altri sintomi e non vi è perdita di peso si può attendere prima di effettuare altre indagini.

Una domanda di: Fabrizio
Mia figlia di 2 anni e mezzo ha la diarrea da circa 20 giorni. Da qualche giorno
abbiamo ritirato gli esami delle feci e non risultano né parassiti né uova
ma solamente una presenza massiva di lieviti. La pediatra ci ha detto di
darle solo fermenti lattici che già sta prendendo da circa 10 giorni. Mia moglie
è preoccupata e vuole fare accertamenti. Cosa mi consigliate? È qualcosa di
preoccupante la presenza di lieviti e soprattutto il fatto che da 20 giorni non
le passa?
Grazie.

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Caro papà,
i lieviti nelle feci non sono elementi significativi a meno di enormi quantità associate a altre manifestazioni (mughetto, immunodeficienza, diete molto squilibrate).
Una diarrea che si protrae per 20 giorni giustamente ha richiesto il primo accertamento che è quello eseguito negli esami
In genere si aspetta a effettuare indagini di altro tipo (esami del sangue) se la piccola non perde peso e se non presenta altri disturbi associati.
Se poi la diarrea, anche con poche scariche (liquide), non cessa tra altri 20 giorni la pediatra vi prescriverà di sicuro altri accertamenti, oltre a ricontrollare la presenza di lieviti che sarebbe meglio fossero descritti più selettivamente (non è infatti specificato se si tratta di Candida o di altri miceti). Nel frattempo, offra spesso da bere alla bambina, per compensare la perdita d’acqua dovuta all’emissione di feci liquide. In generale, tenga presente che il dato che più conta è la condizione generale, ovvero che la bambina non dimostri alcun segno di sofferenza, abbia appetito, non manifesti problemi di sonno, sia vivace, reattiva e non perda peso. Mi tenga aggiornato, se lo desidera. Tanti cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti