Bimba con forte prurito: cosa si può fare?

Dottoressa Floria Bertolini A cura di Floria Bertolini - Dottoressa specialista in Dermatologia Pubblicato il 12/05/2019 Aggiornato il 18/07/2024

Il prurito nei bambini piccoli è spesso conseguenza della dermatite atopica, che nelle fasi non acute è opportuno controllare solo con creme emollienti e idratanti.

Una domanda di: Veronica
Buongiorno Dottoressa,
la mia bimba di 12 mesi ha sempre un forte prurito dietro la nuca, sulla pancia e sulle braccia e si gratta talmente tanto da provocarsi delle lesioni. L’ho portata da una dermatologa che mi ha detto che ha una pelle chiara e molto delicata e mi ha consigliato di lavarla con un sapone specifico e di applicare una crema (Topialyse – SVR). Questa situazione va
avanti da dicembre e nonostante la terapia seguita non è cambiato quasi nulla. Potrebbe consigliarmi cosa fare? Grazie.
Floria Bertolini
Floria Bertolini

Gentile signora, in base ai suggerimenti terapeutici che sono stati consigliati dalla dermatologa da lei consultata lo scorso dicembre., verosimilmente la sua bambina soffre di dermatite atopica.
Il prurito è un sintomo caratteristico della dermatite atopica, detta anche eczema costituzionale.
Il sintomo non è percepito dai neonati nei primi mesi di vita, mentre a un anno il bambino inizia ad avvertirlo, per cui ora la bambina si gratta, mentre lo faceva molto meno nei mesi scorsi.
Nelle fasi non acute di patologia, noi dermatologi consigliamo trattamenti non farmacologici, ma solo “cosmetologici”, atti a mantenere una buona idratazione della pelle, al fine di preservare il bambino dal sintomo del prurito, dovuto alla cute “secca”. Di conseguenza il bambino si gratterà meno e si eviteranno le complicanze che ne possono derivare, prima tra tutte le lesioni da grattamento, appunto, che possono avere come complicazione un’infezione diffusa.
Nelle fasi acute il prurito aumenta e il bambino va rivalutato mediante ulteriore visita dermatologica, per la terapia specifica di questa fase, che varia a seconda dell’età, dell’estensione delle manifestazioni e del numero di recidive. Ora è probabile che la sua bimba si trovi in una fase acuta di malattia, complicata da lesioni da grattamento.
Le consiglio, quindi, ritornare dalla dermatologa, per un adeguamento della terapia per questa fase di malattia,
La dermatite atopica è una condizione, che quando si manifesta precocemente, tende a ridurre le manifestazioni dopo la pubertà. La dermatite atopica può essere chiamata, come sopra già detto, con il sinonimo “eczema costituzione”, che indica chiaramente che si tratta di una condizione riconducibile alla costituzione dell’individuo, il quale è predisposto a sviluppare allergie, e pertanto tenderà a dare spesso risposte immunologiche anomale.
Queste reazioni posso essere espresse a livello di cute e delle mucose, nei differenti modi in cui si può esprimere l’atopia di volta in volta: sotto forma di eczema, di rinite, di congiuntivite, di asma, e a volte più forme contemporaneamente.
Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti