Bimba di 17 mesi che mangia poco

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 05/07/2018 Aggiornato il 31/07/2018

Un trucco per invogliare un bambino con poco appetito a mangiare di più, consiste nel permettergli di assaggiare di sua spontanea volontà i cibi che compaiono sulla tavola degli adulti.

Una domanda di: Marianna
Sono mamma di Shaena, una bambina di 17 mesi. Da quando aveva 5 mesi stanno
uscendo i dentini, uno dopo l’altro. Ogni volta non ha febbre ma mostra
sempre inappetenza, un po’ di diarrea e molto nervosismo. Io sto
continuando con l’allattamento naturale ma ciò che mi preoccupa è che
rifiuta qualsiasi cibo. E mangia pochissimo (3 o 4 cucchiaini) e solo pasta.
Carne, pesce e frutta non riesce a masticarli e li rifiuta. Legumi e verdure
riesco a mischiarli con la pasta e li mangia ma in maniera limitata.
Io provo sempre a farle assaggiare tutto quello che è sulla tavola ma il suo
“no” è secco. Non voglio ossessionarla con il cibo ma non posso nascondere
che un po’ mi preoccupa…
Cosa mi consigliate ?

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Cara mamma,
innanzi tutto va detto che ci sono bambini per loro natura poco mangioni, ma questo non è un problema se la loro crescita avviene comunque regolarmente, senza subire arresti. Per quanto riguarda la sua piccina, il trucco, per invogliarla a mangiare di più, può essere quello di provare a lasciare che sia lei a decidere se assaggiare il cibo che lei comunque mette in tavola, senza spingerla a farlo. Si deve cioè puntare sulla sua curiosità di provare cosa c’è nel piatto dei grandi. Ovvio che i vostri primi e le vostre pietanze devono appartenere alla categoria degli alimenti sani: la dieta mediterranea è la migliore in tal senso. E’ bene inoltre che la libertà di assaggiare le sia data solo all’ora dei pasti: il messaggio da trasmettere è che una volta sparecchiata la tavola non si mangia più (a esclusione del latte materno) fino al pasto successivo (che può anche essere la merenda). Le consiglio di non mostrare alla bambina la sua preoccupazione, perché potrebbe rivelarsi controproducente e rendere meno sereno di quel che dovrebbe essere il rapporto tra sua figlia e il cibo. Con cordialità.

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