Bimba di 18 mesi con muco nelle feci
A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria
Pubblicato il 19/07/2022
Aggiornato il 18/02/2025 La presenza di muco intestinale non significa automaticamente "infezione", ma se si ripresenta abitualmente merita un approfondimento.
Una domanda di: Concetta
Mia figlia ha 18 mesi e questa mattina mi ha fatto la cacca ricoperto con un velo gelatinoso. Ho visto che sono muchi. Era da tempo che non li emetteva, cioè da quando ha avuto un virus intestinale. Mi devo preoccupare? Da cosa dipende questo muco? Attendo una risposta. Grazie.

Leo Venturelli
Gentile signora, le feci possono contenere muco e dipende dalla secrezione di particolari ghiandole intestinali, per esempio le cellule mucipare caliciformi e quelle di Galeazzi – Lieberkuhn. Il muco intestinale non significa sicuramente infezione, per cui se non arriva diarrea, non ci sono preoccupazioni, a patto che tutto fili liscio nella crescita ponderale e in generale rispetto all’attività dell’intestino (no stitichezzza, no diarrea, per esmepio). Se gli episodi si ripresentano con periodicità o comunque con se le feci fossero sempre mucose, conviene fare il punto col pediatra di famiglia per decidere che indagini svolgere. Con cordialità.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
Sullo stesso argomento
17/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli In effetti i probiotici possono restituire equilibrio al microbiota intestinale, quindi quando ci sono alterazioni intestinali trovano indicazione. »
26/05/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Un'infezione intestinale può causare disagio a un lattante, il quale, in effetti, proprio per questo può manifestare nervosismo e facile irritabilità per vari giorni. »
27/04/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Stefano Geraci La frequenza delle scariche in un lattante non è automaticamente un segnale preoccupante. Se il ritmo di crescita non diminuisce e il bambino è vivace, reattivo e non dà segni di malessere è probabile che non ci sia nulla che non va. »
06/03/2018
Gli Specialisti Rispondono
di “La Redazione”
Se l'esame delle feci non ha evidenziato nulla, la crescita è regolare, il bambino è reattivo e non ha particolari sintomi, l'eventuale presenza di muco nelle feci di norma non è un segno allarmante. »
12/09/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Se allattare diventa per la mamma fonte di stanchezza, tensione, frustrazione è giusto trovare delle alternative. Il papà e altre figure accudenti possono all'inizio sostituirsi alla mamma nel momento in cui il bimbo reclama il seno. »
Le domande della settimana
23/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Serena Mongelli Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari. »
22/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Fabrizio Pregliasco I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio. »
22/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento. »
18/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua. »
18/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Floriana Carbone Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali. »
17/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Fabrizio Pregliasco Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto. »
15/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna. »
15/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro. »
15/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi. »
Fai la tua domanda agli specialisti