Bimba di 19 mesi che di notte reclama (ancora) il seno

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 18/12/2023 Aggiornato il 18/12/2023

A volte la richiesta di mangiare dal seno più e più volte per notte può essere dovuta al desiderio del bambino di avere un maggiore contatto con la mamma

Una domanda di: Cristina
Vi scrivo per una vostra opinione sulla situazione di mia figlia. Ha 19 mesi, allattamento al seno durante la notte. Lo svezzamento iniziato a 6 mesi, molto lento. Le pappette non le gradiva quindi siamo passati all’autosvezzamento che non è andato meglio. Fino a poco tempo fa (circa 20 giorni), mangiucchiava almeno un pasto al giorno (quindi o pranzo o cena), sempre pochissimo (mai per esempio primo e secondo allo stesso pasto): la pasta (mai più di 30 grammi) solo condita con robiola, ricotta, la pizza margherita, pollo, sofficini, polpette di verdure o carne (quindi ho cercato di variare più possibile questo formato), frittatina, passato di verdure (solo al nido). Queste pietanze alternate le mangiava però non sempre (per esempio, oggi mangiava la frittata, la stessa riproposta dopo 5 giorni non la mangiava più). La frutta (non tutti i tipi) la mangia tutti i giorni, yogurt raramente. Il latte artificiale mai accettato, neanche il mio latte in biberon, bicchiere, tazza, niente. Ultimamente mangia solo pane, frutta, qualche crackers, tarallini e il mio latte di notte. Lo dico con dispiacere ma inizio ad essere sfinita, lei sta attaccata tutta la notte, appena mi muovo mi cerca. Sia al nido che a casa lo stesso atteggiamento. Lei non ha mai mangiato verdure crude, cotte, pesce (moooolto raramente), riso, cereali, legumi.. Sta sempre seduta a tavola con noi, non insistiamo mai e cerchiamo solo di proporre in tutta tranquillità, c’è anche sua sorella di 3 anni come esempio (mangia quasi di tutto). Ha 19 mesi e pesa 10.6 kg, ha perso peso rispetto ai 18 mesi che pesava 11.2 kg. Comunque è una bambina attiva e lo sviluppo psicomotorio normale. Mi fido assolutamente dalla nostra pediatra che mi dice di avere pazienza però come detto volevo sentire anche una vostra opinione per capire se sto sbagliando qualcosa. Grazie infinite.

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Cara mamma cristina, proverei a fare un bilancio tra fattori positivi e fattori negativi. I fattori positivi sono molto significativi: la bambina è felice, vivace, reattiva (quindi non abbattuta né lamentosa), la pediatra non è preoccupata (è questo è altrettanto importante!). Sono fattori negativi, la stanchezza della mamma per la richiesta notturna del latte, i pasti sbilanciati a favore dei carboidrati e a sfavore di proteine e verdure, la diminiuzione del peso corporeo. Alla luce di tutto questo, si potrebbe puntare a tornare al momento in cui la piccola mangiava, anche se non sempre, in modo un po’ più vario e verificare, sempre tenendo sotto controllo l’incremento di peso (che dovrebbe esserci). Lei, cara mamma, deve necessariamente trovare il modo di dormire la notte, provando magari a non offrire sempre il seno, cercando di alternare la poppata con coccole e vicinanza. Da come descritta, la situazione sembra transitoria e legata a un desiderio della sua bambina di avere un maggiore contatto con lei. Se invece non ci fosse cambiamento conviene riparlare alla pediatra per valutare come gestire il sonno notturno in modo da conciliare le due esigenze contrapposte della bambina (seno tutta notte) e della madre (poter dormire di più e meglio). Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti