Bimba di 19 mesi che non vuole mangiare nulla
A cura di Angela Raimo - Dottoressa specialista in Psichiatria
Pubblicato il 21/02/2022
Aggiornato il 18/02/2025 Quando un bambino rifiuta sistematicamente il cibo, occorre modificare le dinamiche, evidentemente errate, che compromettono il suo rapporto con l'ora dei pasti.
Una domanda di: Emanuela
Mia figlia ha 19 mesi e non vuole mangiare più nulla: fino a poco tempo fa mangiava tutto frullato perché ha sempre avuto problemi di rigurgito da piccola e qualsiasi cosa le mettessi in bocca di più consistente lo vomitava, non masticava e soprattutto sempre e solo guardando i cartoni animati, ma mi sono resa conto che stavamo andando troppo oltre. Ho iniziato a darle cose a pezzi e pasta più grande in modo che iniziasse a masticare, ma qualsiasi cosa le propongo mi fa storie per mangiare e fa conati di vomito, in poche parole non so più cosa fare.

Angela Raimo
Gentile signora, ritengo che debba proprio rivedere completamente il rapporto che sua figlia ha instaurato con il cibo, di cui lei è mediatrice. Innanzi tutto è un grave errore far mangiare un bambino davanti alla televisione. Il momento dei pasti deve essere appunto dedicato al cibo, deve rappresentare una pausa conviviale in cui ci si ritrova senza la fastidiosa presenza di uno schermo. Credo che lei abbia trasmesso a sua figlia il messaggio che mangiare sia un favore personale che fa a lei, nonché un’attività sgradevole e ansiogena. Dovrebbe ricominciare daccapo, per esempio proponendo alla bambina primi e pietanze tagliati a piccoli pezzi e poi invitandola a portarli da sola alla bocca, anche con le manine. Il tutto senza distrazioni, favorendo la possibilità che si concentri sul pasto che, gradualmente, deve trasformarsi agli occhi di questa piccina in una pausa piacevole e gioiosa. Per riuscire nell’intento deve lavorare su di lei, cara mamma, che evidentemente affronta i pasti di sua figlia con preoccupazione, probabilmente ben visibile agli occhi della bambina. Metta in conto che ci vorranno tempo e pazienza: la dinamica che si è instaurata non sarà infatti facile da eliminare, anche se di certo riuscirà a farcela. Non mi ha detto nulla in relazione alla crescita della bambina: procede a un ritmo regolare? Il suo peso è nella norma? Se la risposta a entrambe le domande è sì dovrà solo intervenire sul piano psicologico, mentre se la crescita si è arrestata o la bambina è in sottopeso deve confrontarsi con il pediatra di famiglia a cui spetta individuare che cosa eventualmente non va. Cari saluti.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
Sullo stesso argomento
24/07/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli È meglio non insistere affinché il bambino assuma alimenti che non desidera mangiare perché si rischia che li prenda in antipatia per sempre. »
20/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Se il peso del bambino è buono è meglio non insistere per fargli assaggiare il cibo, se si rifiuta di farlo. Meglio attendere che si decida a trovare i nuovi alimenti interessanti. »
12/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Roberta Levi La difficoltà a deglutire (disfagia) dopo vari episodi di vomito può essere dovuta a una transitoria infiammazione delle pareti esofagee messe sotto stress dalla risalita dei succhi gastrici, »
22/05/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Chiara Boscaro Creare un rituale che precede i pasti, mangiare tutti insieme in un'atmosfera serena, farsi aiutare (per quel che si può) in cucina sono strategie che possono favorire un rapporto migliore tra bambino e cibo. »
21/04/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Angela Raimo Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare. »
Le domande della settimana
25/08/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Claudio Ivan Brambilla Un test di Coombs indiretto che risulta positivo dopo la somministrazione di immunoglobuline anti D, esprime che la profilassi ha funzionato e che il bambino è protetto. »
25/08/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Stefano Geraci Se a una circonferenza cranica inferiore alla media non si associa alcun segnale preoccupante e, in più, la testina cresce a un ritmo regolare, si può pensare che si tratti non già di un'anomalia, ma di una caratteristica ereditaria. »
18/08/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo. »
11/08/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Faustina Lalatta Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara. »
Fai la tua domanda agli specialisti