Bimba di 21 mesi che sfarfalla le mani

A cura di Giorgio Rossi - Dottore specialista in Neurologia Pubblicato il 23/12/2024 Aggiornato il 27/05/2025

Lo sfarfallamento isolato, non associato ad altre stereotipie motorie, non è un segnale sufficiente per fare diagnosi di autismo.

Una domanda di: Simona
Salve dottore, da circa 2 settimane noto che mia figlia di 21 mesi “sfarfalla”le mani molto spesso, sia nelle situazioni di felicità sia quando vuole qualcosa o si arrabbia. Ho notato anche il ripetersi dei “NO” anche vedendo i nonni o qualsiasi persona li guarda e dice “No” poi è maggiormente attaccata a me. Vuole stare sempre con me. Per il resto “parla”, canta quando la chiamo si gira, mi indica gli oggetti, è una bambina a cui piace molto giocare ed è sorridente, ma a me è quello sfarfallio che preoccupa: cosa posso fare? La ringrazio.

Giorgio Rossi
Giorgio Rossi

Buon giorno signora, una rondine non fa primavera, nel bene e nel male del modo di dire: lo sfarfallio isolato non è diagnostico di autismo. Per il resto a sua percezione lo sviluppo appare adeguato. Il no può essere l’esercizio della sua assertività, il periodo dei ‘no’ arriva a 18 mesi. Che sia molto legata a lei può dipendere da una particolare sensibilità alla separazione, bisogna vedere come evolve, con la scuola materna e il proseguire nello sviluppo. Rimane sempre l’opzione di una osservazione congiunta con un neuropsichiatra infantile, per completare le sue osservazioni. Significa che se lei ha comunque il dubbio che la sua bambina abbia qualcosa che non va diventa opportuno che venga visitata da uno specialista. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Sullo stesso argomento

Bimbo di sei mesi che sfugge lo sguardo: può essere autismo?

07/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Quando si ha il sospetto che certi atteggiamenti del proprio bambino esprimano la presenza di un disturbo dello spettro autistico è bene innanzi tutto confrontarsi con il pediatra curante e poi, anche in base al suo parere, rivolgersi a un neuropsichiatra infantile.   »

Autismo e comportamenti poco gestibili: che fare?

03/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Per avere suggerimenti su come gestire i comportamenti difficili di un bambino di sei anni con disturbo dello spettro autistico occorre innanzi tutto rivolgersi a un neuropsichiatra infantile "in presenza".  »

Problemi sensoriali in una bimba di sei mesi: può essere autismo?

27/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A distanza e potendo contare su poche informazioni non è possibile fare una diagnosi così delicata come lo è quella di disturbo dello spettro autistico. Tuttavia, la presenza di un solo atteggiamento diverso dall'atteso non potrebbe comunque bastare.  »

Bimba di tre mesi con lo sguardo sfuggente: è il segnale di qualcosa che non va?

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Non basta un unico segno per stabilire se un bambino ha un problema di autismo, ma sono vari i comportamenti che vanno analizzati: spetta comunque al pediatra curante stabilire se è opportuno richiedere il parere di un neuropsichiatra infantile.   »

Bimbo di due anni con ritardo nello sviluppo psicomotorio

24/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

I progressi in caso di ritardo nello sviluppo psicomotorio sono sempre graduali, per cui è opportuno attenderli con pazienza, senza avere fretta.   »

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti