Bimba di 3 mesi con reflusso ed esofagite

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 22/11/2019 Aggiornato il 22/11/2019

Quando i farmaci prescritti per controllare i sintomi di un reflusso gastroesofaceo non si dimostrano efficaci è opportuno provare a impiegarne altri.

Una domanda di: Vera
La mia bimba di 3 mesi e 20 giorni pesa 5960 grammi ed è in cura da due settimane con Nexium (5mg al giorno) e gastrotuss (2 ml dopo ogni pasto). A causa di reflusso ed esofagite rifiutava il biberon urlando ed è stata anche ricoverata in ospedale per studiare una ridistribuzione corretta dei pasti (150 ml ogni 4 ore, ma non mi beve mai tutto). Non ha mai perso peso ma ancora oggi, nonostante la cura, se voglio che mangi qualcosa devo farla addormentare e poi – se sono fortunata- mangia. Non so più cosa fare. Mi dicono di pazientare un mese ancora, che inizierà lo svezzamento. Ma io sono preoccupata. Ogni volta che le devo dare da mangiare mi sembra di giocare al lotto. E quando mangia urla poi per mezz’ora dal dolore. Può essere che la cura sia insufficiente o inefficace? Come posso fare per farla mangiare da sveglia senza che urli?

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Gentile signora,
la situazione deve essere ridiscussa con chi ha prescritto i farmaci da lei citati per capire se ci sono alternative. Sotto il profilo alimentare i pasti dovrebbero essere non abbondanti ma frequenti, arrivando a somministrare, se possibile, circa 800 ml di latte al giorno eventualmente , se già non lo fa, usando un latte speciale antireflusso.
Anche la posizione ortostatica, cioè il tenerla in braccio dopo i pasto per almeno mezz’ora può servire, ma anche qui credo di dare consigli già utilizzati. Risenta come dicevo il pediatra che la segue. Mi tenga aggiornato se lo desidera. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti