Bimba di 4 anni con tanti “blocchi” quando è fuori casa

A cura di Giorgio Rossi - Dottore specialista in Neurologia Pubblicato il 22/01/2024 Aggiornato il 22/01/2024

Quando un bambino è estremamente sensibile e manifesta numerosi timori anche rispetto alle azioni più semplici diventa opportuno consultare uno psicoterapeuta per l'infanzia.

Una domanda di: Denitsa
Gentile Dottore, ho una bimba di quasi 4 anni che ha avuto uno sviluppo regolarissimo: parla normalmente, si muove con agilità, esprime concetti anche complessi e capisce cose che io alla sua età non capivo. Va alla scuola materna da 2 anni ma ha delle grosse difficoltà a socializzare soprattutto con le maestre. Con i bambini gioca ma non parla molto se non il minimo necessario e a bassa voce. Con le maestre si esprime a gesti. Ci sono voluti mesi prima che decidesse di andare in bagno all’asilo. Quando è all’asilo rimane abbastanza rigida, è sull’attenti e osserva ogni minimo particolare. Fuori dall’asilo non interagisce con gli adulti, li evita, si nasconde e cerca un genitore. Non rimane da sola a giocare con gli altri bambini, richiede sempre la presenza di un genitore o nonno. All’asilo non mangia. Fino a pochi mesi fa tremava se chiamata a fare qualche attività. Tremava anche per andare in bagno. A casa non ha questi atteggiamenti, anzi, è espansiva ed ha le idee ben precise su quello che vuole e su quello che le piace. Ha tolto tardi il pannolino sempre per paura di non riuscire ad arrivare in tempo al wc e fare una brutta figura. Ha paura anche quando deve defecare perché non lascia andare ma trattiene. Ha avuto delle crisi di pianto con tremore e ansia perché aveva paura del dolore. Ora usa il pannolino per paura che il water possa farle del male. È una bimba ubbidiente ma quando ogni tanto le si fa notare che qualcosa non va bene, ad esempio usare il ciuccio alla sua età, lei si incupisce e si mette a piangere, offesa e resta bloccata per vari minuti. Ha paura dei toni alti e della confusione di alcuni luoghi. Non riusciamo a capire se ci sia bisogno di una visita neuropsichiatrica perché ci sembra che ci sia un blocco che non sappiamo come risolvere. Lei si limita in tante cose per queste paure e noi siamo a disagio perché non sappiamo come aiutarla, non la forziamo ma pensiamo che nemmeno evitando si risolva. Avrebbe un consiglio da darci? La ringrazio in anticipo.
Giorgio Rossi
Giorgio Rossi

Gentile signora, lei descrive una bambina timorosa, in difficoltà ad esplorare; a casa, dove è garantita dall’accudimento e dalla relazione con i genitori, è diversa ed espansiva, mentre a scuola materna si ritira diffidente, anche rispetto alle sue funzioni fisiologiche (atteggiamento che ha anche a casa in parte). Assume comportamenti di fissazione a fasi di sviluppo precedenti: l’uso del ciuccio non è raro a 4 anni, ma appare in difficoltà ad abbandonarlo. È molto sensibile emotivamente. Io vi consiglio una consultazione con neuropsichiatra o psicologo, deve essere psicoterapeuta per l’infanzia, se possibile in modalità partecipata dai genitori: sedute congiunte genitori-figlia, con successivi incontri solo con i genitori, per analizzare insieme quanto accaduto durante la seduta con la bambina. Si tratta di un un tipo di consultazione breve, 5-7 incontri, che può di per sé aiutare o preludere ad un lavoro più prolungato, se necessario. Dunque, a mio parere ha proprio ragione a voler approfondire, perché non vedo altro modo per modificare la situazione. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo che inizia a stare in piedi da solo: vanno stimolati i primi passi?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

I primi passi non vanno stimolati, non si deve dunque tenere il bambino per le braccia spingendolo a muoverli. Utile invece dargli la possibilità di appoggio o di scalata, affinché affronti questa tappa secondo i propri tempi e le proprie capacità.   »

Piccolissima con stitichezza: che fare?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

La stipsi nel neonato è una condizione non significativa dal punto di vista medico, quindi non richiede esami o l'impiego di medicine particolari. Per favorire l'evacuazione si possono usare microclismi al miele specifici per l’età,  »

Contraccettivo ormonale a poche settimane dal parto e sanguinamento che non si arresta

09/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

In genere, dopo il parto si consiglia di attendere almeno una o due mestruazioni prima di ricorrere a un metodo contraccettivo ormonale.   »

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Fai la tua domanda agli specialisti