La mia bimba di 2 anni ha iniziato da 3 settimane l’asilo nido. Continua a rifiutare il cibo e spesso piange e non vuol giocare.
Specifico che viviamo all’estero, e tra covid e famiglia lontana, la bimba è sempre stata con noi.
Cosa posso fare? A breve iniziera l’orario pieno e vorrei lasciarla più serena.
Grazie mille.
Luisa Vaselli
Gentile signora,
la serenità della bambina dipende molto da come anche lei vive questo distacco. Il cibo a quest’età non è solo nutrimento in senso stretto ma è anche relazione, conforto, condivisione, è una sorta di filo rouge che lega la mamma al bambino. Probabilmente la sua piccola esprime, respingendolo, il suo (temporaneo e transitorio) scontento nei confronti del nido. Lei non scrive se una volta uscita dal nido, sua figlia chiede immediatamente del cibo oppure se è lei a proporle subito di mangiare qualcosa visto che a scuola non ha voluto farlo. Quest’ultima eventualità sarebbe sconsigliabile perché potrebbe suggerire alla bambina di aspettare la mamma per nutrirsi e, quindi, di rimanere ferma nella sua posizione di rifiuto. Credo comunque che con il passare dei giorni, anche attraverso la provvidenziale dinamica dell’emulazione, la sua bambina comincerà ad accettare i piatti della scuola e, piano piano, anche a trovarli di proprio gradimento. L’importante è non forzarla, non rimproverarla, non dare troppa importanza al suo saltare i pasti al nido, non cercare strattagemmi, non ricorrere a particolari lusinghe perché il rischio insito nell’affannarsi per far mangiare un bambino quando non vuole è di sortire l’effetto opposto a quello sperato. E’ una questione di tempo, le dia tempo, ha bisogno di tempo per abituarsi a mangiare con gli altri, per accettare al momento del pasto di non essere al centro dell’attenzione di una figura adulta e, soprattutto, per comprendere profondamente che la mamma torna sempre, che sempre dopo il nido arriva e si va a casa. Vedrà, andrà tutto bene. Mi tenga informata, se lo desidera. Cari saluti.
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