Dopo l'ingresso del bambino al nido, otite, congiuntivite, bronchite, che si ripresentano più e più volte durante l'inverno (e anche dopo), sono una sorta di dazio che solo molto di rado si riesce a non pagare.
Una domanda di: Benedetta
La mia bimba ha due anni. Ha iniziato l’asilo il 1 febbraio. Da questo giorno ha avuto un mese di raffreddore, otite e bronchite e nel frattempo congiuntivite. Dopo antibiotico per otite e cura per bronchite è ricomparsa la congiuntivite. La mattina si sveglia con gli occhi appiccicati ho dato un antibiotico locale ma vorrei capirne le cause. Cosa dovrei fare? La ringrazio.
Leo Venturelli
Cara mamma,
comunità, bambini insieme in uno stesso ambiente chiuso, inverno sono tutte condizioni che favoriscono le infezioni, tipiche di questo periodo. La congiuntivite non fa eccezione: dipende da microbi che passano da bambino a bambino, mentre stanno vicini, si toccano, si respirano stando a pochissima distanza (da qui il contatto con il muco), usano gli stessi giochi. Purtroppo non ci sono alternative e le infezioni sono il dazio che ciascun bambino paga per “entrare in società”.
Quando però le infezioni si ripetono di continuo, per cui il bambino è sempre ammalato, può essere opportuno tenerlo a casa dall’asilo per un po’ di settimane. Una convalescenza prolungata, dopo la fase acuta della malattia (qualunque essa sia) rinforza le difese naturali del bambino rendendolo poi meno esposto alle ricadute. Comprendo però che tradurre nella pratica questa indicazione, che pure può dare risultati buoni, può essere realmente molto difficile a meno che la mamma lavoratrice non abbia una persona che possa occuparsi del bambino a casa. Con cordialità.
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