Bimba di due anni con i capelli molto radi

Dottoressa Floria Bertolini A cura di Floria Bertolini - Dottoressa specialista in Dermatologia Pubblicato il 24/01/2022 Aggiornato il 09/01/2023

Nella maggior parte dei casi, i capelli dei piccolini diventano più folti con il passare degli anni, tuttavia se appaiono realmente troppo deboli e mancano in alcune zone della testa è bene sentire il parere di un dermatologo (in presenza).

Una domanda di: Donatella
Ho una nipotina di due anni che ha un po’ ovunque, ma in particolare in cima alla testa ha una mancanza di capelli. I suoi capelli sono comunque molto fini e lunghi circa fino alle spalle.

Floria Bertolini
Floria Bertolini

Gentile nonna (o forse è una zia?), la sua nipotina potrebbe soffrire della sindrome dell’anagen breve (Short Anagen Syndrome o SAS), una malattia dovuta a un ciclo follicolare breve per ridotta durata dell’anagen (prima e continua fase della crescita dei capelli). La vita dei capelli è caratterizzata da tre fasi: anagen, catagen e telogen Durante l’anagen il follicolo pilifero inizia a formarsi intorno alla papilla dermica. Nella fase di catagen la porzione inferiore del follicolo va incontro a involuzione, mentre il resto del pelo risale verticalmente fino all’area di inserzione del muscolo erettore del pelo). Il telogen rappresenta l’ultima fase della vita del pelo/capello. La parte inferiore del pelo, a forma di clava, progressivamente diventa sempre meno adesa al follicolo pilifero, consentendo alla fine il distacco del pelo. Nella SAS la vita del capello è di 4 – 13 mesi, mentre la durata normale dei capelli è di 4 – 7 anni. Pertanto la brevità di vita del capello è la causa del loro essere corti. Nella SAS in genere i capelli crescono per 6 – 10 cm massimo. Questa è una sindrome sporadica, ma a volte sono descritti anche casi familiari. La manifestazione può interessare tutto il cuoio capelluto, ma può limitarsi ad una sola zona. Spesso i genitori ritengono che i capelli del loro figlio/a non crescano. E’ una sindrome che non si associa ad altre malattie sistemiche e va soggetta quasi sempre a miglioramento alla pubertà. Naturalmente consiglio che la nipotina venga visitata da un dermatologo, per verificare se si tratti veramente di questa sindrome benigna o non si tratti di altra patologia. Solo la visita permette di effettuare un esame obiettivo del cuoio capelluto, del follicolo pilifero, del fusto e delle punte dei capelli, nonché cercare altri segni, se necessario, per escludere altre patologie. Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti