Bimba di quasi 11 anni con febbricola prima delle mestruazioni

Professor Gianni Bona A cura di Gianni Bona - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 11/10/2022 Aggiornato il 14/10/2022

Nei sei-sette giorni che precedono l'arrivo del flusso mestruale, un modesto rialzo febbrile, non associato ad altri sintomi, non è significativo dal punto di vista medico.

Una domanda di: Chiara
Buongiorno professore, mia figlia ha 10 anni 8 mesi ed ha avuto il primo menarca esattamente l’anno scorso. Da questa primavera con quasi cadenza mensile le viene una lieve febbre che dura circa 1 settimana, partendo dai 37 la mattina finendo a circa 38 la sera. Non ha altri sintomi come raffreddore tosse e così via, solo debolezza. Come dovremmo comportarci?

Gianni Bona
Gianni Bona

Gentile signora, prima di tutto vorrei specificare che menarca significa “prima mestruazione” quindi non c’è un primo menarca, ma un unico menarca che esprime il completamento della maturazione delle ovaie. Allo stesso tempo, segna il momento in cui la pubertà, intesa come lasso di tempo che va dalla comparsa dei primi segnali di sviluppo (crescita dei peli pubici e del bottone mammario) fino appunto alla prima mestruazione, si conclude. Ora la sua bambina si trova, dunque, in quella che potremo definire “post pubertà”. Per quanto riguarda la febbricola, stia tranquilla: di sicuro è un sintomo della sindrome premestruale, cioè è conseguenza delle fluttuazioni ormonali (in particolare dell’aumento dei livelli di progesterone) che caratterizzano i sei-sette giorni che precedono l’arrivo del flusso mestruale. Un rialzo della temperatura che, di sera, non supera i 38° C non è significativo e non richiede indagini. Questo vale soprattutto perché non è associato ad alcun sintomo particolare, se si esclude la debolezza che comunque può anch’essa essere dovuta al periodo premestruale. Se la bambina dovesse essere disturbata dalla febbricola, può farle assumere (ma solo occasionalmente) un antiinfiammatorio, per esempio l’ibuprofene. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

 

Le domande della settimana

Integrazione di progesterone dopo la 12^ settimana: è pericoloso sospenderla?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel secondo trimestre la placenta provvede abbondantemente a produrre gli ormoni utili alla gravidanza, quindi non sono più necessari apporti esterni.   »

Pianto poco vigoroso alla nascita: c’è da preoccuparsi?

14/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Antonella Di Stefano

Se il neonato si attacca al seno con vigore e dai controlli effettuati alla nascita e nelle settimane successive non emerge nulla di anomalo, non è opportuno attribuire una valenza importante al fatto che subito dopo il parto il suo pianto sia stato flebile.   »

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Fai la tua domanda agli specialisti