Bimba di quasi 5 anni che vuole andare al nido

Dottoressa Luisa Vaselli A cura di Luisa Vaselli - Dottoressa specialista in Psicologia Pubblicato il 02/08/2022 Aggiornato il 08/08/2022

Prima degli 11 anni di età non si può investire il bambino del potere di deciderew per sè: diversamente lo si carica di un peso che può essere psicologicamente insostenibile.

Una domanda di: Sonia
Mia figlia, di quasi 5 anni, questa estate non è più voluta andare al centro estivo dei bambini della sua età da quando due sue amichette sono partite. Le ho così suggerito di andare al suo ex nido, ci sta andando molto volentieri, le sue maestre l’hanno accolta con tanto affetto. Ora dice che a settembre vuole tornare al nido. Non le importa più delle sue amichette coetanee del centro estivo. Sono un po’ preoccupata, non vorrei una regressione. Anche perché a metà settembre tornerà alla materna: forse ho sbagliato proporle il nido?
Luisa Vaselli
Luisa Vaselli

Gentile signora, quello che mi colpisce della sua lettera è la capacità decisionale che attribuisce alla sua bambina. Lei le ha “suggerito” il nido, quindi si chiede se “ha sbagliato a proporglielo” … Guardi che l’atteggiamento di sua figlia di fronte alle scelte che, impropriamente le si prospettano, non rappresenta una regressione ma è esattamente quanto ci si può aspettare da una bimba che non ha ancora 5 anni (quanto manca a questo compleanno?). Mi spiego meglio: a una bambina di quasi cinque anni non si deve proporre, né suggerire nulla: sta ai genitori decidere per lei, quel che è meglio per lei. Altrimenti le ponete sulle spalle un carico che non può gestire né sopportare. Dovrà aspettare che compia 11 anni per poter pensare di “proporre” e “suggerire”: prima di quest’epoca i bambini non sono in grado di valutare con cognizione di causa “quel che accadrà”. Non c’è previsione in una bambina così piccola, è lei mamma (e/o il papà) la figura responsabile che deve valutare e decidere, perché sa capire cosa comporta una determina scelta e dove porta. Se al nido sua figlia si è divertita è normale che ci voglia tornare, così come non sorprende che si sia dimenticata delle sue amichette: a quasi cinque anni ci si scorda degli amici con la stessa velocità con cui si fanno nuove amicizie. Mi chiedo, comunque, se nel nido che ha frequentato questa babina ci fossero suoi coetanei o solo bambini molto piccoli (fino a tre anni): questo lei non me lo riferisce ma credo sia un dato importante per meglio inquadrare il temperamento della sua bambina. A prescindere da questo, non si faccia alcun problema a farle frequentare la normale scuola materna, e cerchi di non farle sentire che lei è in ansia per questo ingresso perché diversamente le trasmetterebbe il messaggio che quella che l’aspetta è un’esperienza poco piacevole (con quel che ne potrebbe conseguire). Riassumendo: permetta alla sua bambina di fare la bambina, non la investa di responsabilità più grandi di lei, ma sia lei a guidarla e a scegliere per lei, fino a quando non arriverà all’età in cui sarà giusto lasciarle più spazio decisionale. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

 

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti