Bimba di sette mesi che mette la mamma a dura prova

Dottoressa Angela Raimo A cura di Dottoressa Angela Raimo Pubblicato il 19/08/2019 Aggiornato il 19/08/2019

E' normale che una bimba di sette mesi preferisca stare in braccio o su un tappeto piuttosto che costretta dalle cinture dell'ovetto o del seggiolone.

Una domanda di: Barbara
Ho una bimba di 7 mesi che mi mette in po’ a dura prova. Ultimamente è difficile da gestire. Durante il giorno vorrebbe sempre stare sveglia salvo poi essere ovviamente stanchissima e nervosa. Di solito mi accingo a farla riposare ai primi segnali di stanchezza. Ma è difficile farla rilassare, ci vuole diverso tempo e quando dorme molto lo fa per un’ora, non di più. In più piange spesso, si lamenta se la metto nel passeggino, sul fasciatoio, nel box, nel seggiolone, nell’ovetto della macchina. Il più delle volte le passa e si tranquillizza, ma la risposta immediata è di pianto del tipo “ci sono rimasta male”. Potesse scegliere lei dovrebbe stare sempre in braccio o sul tappeto per terra a giocare. Cose che facciamo per diverso tempo, ma ovviamente non può essere esclusivo. In più sta manifestando ansia di separazione ogni qualvolta le do le spalle (non solo se lascio la stanza) e alla sera vuole stare solo con me e in braccio a me. Questi ultimi comportamenti penso siano legati alla fase di crescita, ma sommati ai precedenti mi creano disagio e molta fatica. Premetto che sto allattando al seno e di notte la bambina si sveglia almeno un paio di volte. Provo a farla riaddormentare con coccole ma riesco a farla dormire solo attaccandola al seno. Di giorno invece non è sempre necessario. Purtroppo sono l’unica che riesce a gestirla completamente e posso farmi aiutare solo da mia mamma che riesce molto bene ma abita lontano. Tendenzialmente è una bambina molto attiva e sveglia ed infatti ama stare libera. È anche molto sorridente e tranquilla in alcuni momenti ma in altri sembra un’altra. Sono molto stanca e preoccupata per la salute della mia bimba poiché credo che il sonno sia molto importante per lo sviluppo e perché questo suo essere così irascibile rende automaticamente me nervosa e un po’ affaticata. Quali suggerimenti vi sentite di darmi? Sono comportamenti normali? Ringrazio anticipatamente tantissimo chi vorrà rispondermi.
Angela Raimo
Angela Raimo

Cara mamma,
tutto quello che lei descrive della sua piccolina rientra in un quadro di assoluta normalità. Stare in braccio della mamma o a terra, su un tappeto, le dà modo di sperimentare sensazioni piacevolissime dovute al contatto co lei e di misurarsi con le prime esperienze di interazione con l’ambiente. Nelle altre circostanze evidentemente si sente invece costretta ed è quindi ovvio che in prima battuta accenni a un minimo di ribellione o, comunque, si mostri, contrariata. Credo che sia lei, gentile signora, ad avere bisogno di pause rigeneranti, di momenti per rilassarsi in quanto è indubbio che prendersi cura di una bambina vivace, curiosa, reattiva e, allo stesso tempo, allattarla è faticoso. Perché non pensa a iscriversi a un corso di yoga per mamme e bambini piccoli, a cui andare cioè con sua figlia? Potrebbe esserle di grande giovamento per allentare la tensione e sentirsi meno stanca. Le cnsiglio anche di farsi aiutare ogni volta che può, magari invitando la nonna che sta lontana a venire da lei per qualche giorno, oppure andandoci lei. Per qanto riguarda le poppate notturne, l’unico modo per eliminarle è di iniziare anon offrire più il seno di notte, limitandosi a consolare la bambina con le coccole e con la vce. L’ideale sarebbe non prenderla in braccio quando si sveglia, ma chinarsi con il corpo su di lei, lasciandola nel lettino. In pratica, bisogna farle sentire la vicinanza e confrotarla senza però darle da mangiare, visto che all’età di sua figlia la poppata notturna non risponde più a un’esigenza nutrizionale. Per quanto riguarda l’ansia da separazione, sì, va messa in conto ed è anche questa segno che le tappe dello sviluppo psicoemotivo sono rispettate. Questo vale ovviamente se il pediatra curante ha stabilito, durante i controlli, che tutto va bene dal punto di vista della salute e dell’andamento della crescita, come penso sia. Per concludere, voglio dirle che comprendo il suo stato d’animo ma sono anche sicura che tutto si risolverà con il passare delle settimane. Mi scriva ancora, se le fa piacere. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti