Bimba di tre anni e mezzo che non “mangia niente”

Dottor Leo Venturelli A cura di Dottor Leo Venturelli Pubblicato il 26/04/2021 Aggiornato il 26/04/2021

Per favrore un rapporto equilibrato tra bambini e cibo, è buona regola non forzarli a mangiare e, allo stesso tempo, mostrare indifferenza quando respingono primi e pietanze che compaiono a tavola.

Una domanda di: Fenia
Vorrei chiedere un consiglio su come far mangiare la mia bambina di 3 anni e mezzo. Lei mangia solo latte con biscotti mattina e pomeriggio. A pranzo e cena mangia 4 yogurt e in giornata a volte patatine e cioccolata. Niente altro. Ho provato a convincerla a mangiare pasta, minestra, ma niente, piange e scappa. Da piccola mangiava minestre, dopo una caduta dove si è fatta male a un dente non ha più voluto mangiare niente. Non so più che fare. Come peso sta bene: 18 kg per un’altezza di 105 centimetri. Grazie.
Leo Venturelli
Leo Venturelli

Gentile signora,
immagino che il latte la piccola lo assuma ancora col biberon: se così fosse, la prima regola, vista la sua età, è quella di passare a scodella e cucchiaio. Il latte va dunque servito in tazza con cornflakers o altri cereali.
Solo così si può invitare la bambina a smettere la suzione, sistema che molti bambini utilizzano per ingurgitare notevoli quantità di latte e sentirsi sazi. Se poi il problema persiste o se l’alimentazione rimane solo quella lattea, l’altro metodo per favorire un cambiamento è quello di lasciare che mangi da sola, con le sue manine, certo, evitando patatine e eccesso di cioccolato. Questi ultimi non dovrebbero neppure essere presi in considerazione, se non magari saltuariamente una piccola quantità di cioccolato. Punti invece su frutta o verdure tagliae a pezzetti che la bambina può portare alla bocca in autonomia. Se non ne vuole sapere, visto che il peso è buono, può optare per la totale indifferenza e lasciarla tranquillamente a bocca asciutta. Quando vorrà, le proponga i pasti che fate voi, ma senza forzature e soprattuttto senza farle sentire che vi ha in pugno grazie al cibo. In caso di difficoltà su tutti i fronti sarebbe utile una consulenza psicologica per capire, voi genitori, come fare i passi necessari a mettere pace a tavola, in tutti i sensi. Con cordialità.

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