Bimbo che cammina con i piedi in dentro

Dottor Lucio Palmiero A cura di Dottor Lucio Palmiero Pubblicato il 12/09/2019 Aggiornato il 12/09/2019

Ci sono casi in cui è necessario l'intervento chirurgico di correzione di un vizio di torsione delle gambe: spetta all'ortopedico stabilire quando è indicato.

Una domanda di: Marco
Sono un babbo di tre figli, di cui il secondo che si chiama Sergio e ha compiuto 11 anni a gennaio. Da circa 2 anni ha manifestato sempre di più il
problema di camminare con le punte dei piedi rivolte verso l’interno, soprattutto a sinistra, molto evidente. Questo problema lo limita un po’ nella corsa e nel coordinamento dei suoi movimenti.
Già un anno fa abbiamo fatto una visita dal fisiatra riscontrando un problema dovuto ad una rotazione dell’anca che compromette la rotazione del
piede verso l’interno. Di conseguenza ci è stato consigliato di far calzare degli appositi plantari correttivi alle calzature prescritte da acquistare presso una sanitaria.
Ma a distanza di quasi un anno non abbiamo visto miglioramenti sostanziali e con questo abbiamo pensato di rivolgerci ad un ambulatorio privato
ortopedico facendoci una visita generale del bambino e riscontrando a vista il problema della rotazione dell’anca. Così ci ha prescritto una radiografia del
bacino per una prossima visita più accurata.
Dopo questa breve descrizione della situazione attuale la mia richiesta è cosa posso fare per alleviare il problema?
Ci sono esercizi fisici da fare ogni giorno?
– Sport consigliato
– Tutori da indossare
– Perdere un po’ di peso, visto che ha qualche chilo in più
Grazie per il servizio da voi svolto molto utile e per la cortese attenzione.
Dottor Lucio Palmiero
Dottor Lucio Palmiero

Caro papà,
la camminata che lei riferisce, ad arti intraruotati (in toening), può essere imputabile a varie cause: antiversione del collo femorale, torsione di tibia, adduzione dell’avampiede.
Questo va valutato clinicamente, come è stato fatto. Si osserva spesso una risoluzione spontanea del disturbo deambulatorio entro gli 8 anni, a prescindere dalle ortesi plantari che in genere non hanno successo, cioè non comportano alcun miglioramento (come nel caso del suo bambino, che lei ha potutto osservare).
Circa il 20 per cento dei casi, dagli 8 anni in poi necessita, dopo valutazione clinica, di un trattamento chirurgico. Naturalmente questo deve essere stabilito dall’ortopedico, dopo attenta valutazione del caso. Il mio consiglio è di rivolgersi a un ortopedico esperto di “vizi di torsione degli arti inferiori”: lui saprà valutare correttamente il bambino e indicarvi il da farsi. Con cordialità.

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