Bimbo che dà testate alle persone

Dottoressa Luisa Vaselli A cura di Luisa Vaselli - Dottoressa specialista in Psicologia Pubblicato il 15/04/2021 Aggiornato il 15/04/2021

Un singolo comportamento inconsueto non autorizza a ipotizzare la presenza di un problema. Se però si associa ad altri segnali non appropriati merita di essere valutato da uno specialista.

Una domanda di: Francesca
Salve, mio nipote di un anno e mezzo tira testate sul ginocchio delle persone e dietro la schiena ma molto forti. Lui non sente dolore eppure le tira molto forti.
Luisa Vaselli
Luisa Vaselli

Buongiorno,
dalle poche righe della mail non si evince quale sia la sua domanda: vuole sapere come impedire al bambino di compiere il gesto oppure se si tratta di un comportamento che esprime la presenza di un problema? In più, quanto rifersice è realmente molto poco per permettermi di comprendere bene la sitazione. Non è chiaro, per esmepio, se il piccolo dà testate solo quando è stanco o arrabbiato: se così fosse, bisogna ricordare che i bambini dell’età di suo nipote, non avendo ancora la padronanza del linguaggio, ricorrono a modalità molto fisiche per esprimere il loro disappunto. In questo caso, ovvero se le testate fossero la modalità con cui lui esprime la rabbia e l’aggressività che avverte quando viene contrariato, è necessario non cedere alle sue richieste, cercare nei limiti del possibile di farlo sfogare e solo dopo parlarci. I bambini, anche se molto piccoli, capiscono molto più di quello che noi immaginiamo; quindi possiamo abbracciarlo e dirgli che lo amiamo ma che quello che adotta non è il comportamento giusto. Possiamo elogiarlo ogni volta che non mette in atto l’azione indesiderata: “Bravo! Sono orgogliosa di te!”
Può darsi, invece, che il bambino utilizzi le testate per attirare l’attenzione. A questa età quello che conta è essere al centro dell’interesse dell’adulto, anche a costo di farsi del male. Bisognerebbe dunque capire il contesto e in che circostanze viene attuato il comportamento, ovvero se sia o no conseguenza della rabbia. Bisognerebbe anche capire se il bambino ha difficoltà di comunicazione e interazione sociale, se sia o no particolarmente sensibile, se compie con frequenza gesti ripetitivi, se sorride o non lo fa, se risponde adeguatamente a piccoli ordini (prendi la palla, vieni qui) oppure li ignora e se pronuncia correttamente alcune parole, facendosi capire e facendo capire che le utilizza in modo appropriato, oppure non succede. In sintesi, se si rilevano anomalie rispetto a quello che ci si deve aspettare da un bambino dell’età di suo nipote, è senza dubbio opportuno consultare il pediatra di famiglia per valutare con lui l’opportunità di richiedere il parere di un neuropsichiatra infantile. Cari saluti.

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