Bimbo che non mangia la pasta (ma il semolino sì)
A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria
Pubblicato il 02/05/2022
Aggiornato il 18/02/2025 Non c'è alcun pericolo di carenze nutrizionali se il bambino non vuole mangiare la pastasciutta, specialmente se assume tutto il resto.
Una domanda di: Maria
Sono la madre di un bambino di 14 mesi, quando ho cominciato a dargli la pastina e la mangiava volentieri a pranzo e cena, da circa un mese la mangia ma non più volentieri e soprattutto non finisce mai il piatto, cosa che non succede se invece gli preparo semolino o mais e tapioca con carne e pesce e verdure ecc.. Preciso che non è un bambino che mangia volentieri e che devo in ogni caso distrarlo e incoraggiarlo per mangiare, inoltre ho paura che semolino eccetera non siano adeguati alla sua età a livello di nutrizione. Come posso aiutarlo a mangiare di nuovo la pasta? Tra l’altro all’inizio ho pensato potesse essere la dentizione, ma lui pane e biscotti li sgranocchia.

Leo Venturelli
Gentile signora, direi che non ci sono presupposti per dare spazio alla sua preoccupazione: il valore nutritivo del semolino non differisce da quello della pasta, per cui nutrizionalmente gli apporti calorici non sono alterati. Invece sarebbe utile cominciare a far “pasticciare” il piccolo col cibo, a fargli usare le manine per arpionare un maccherone, o delle verdure come i broccoli, per incuriosirlo ai gusti e ai contorni. Il tutto perché è anche opportuno che ci sia masticazione con piccoli pezzi di cibo. per quanto riguarda finire o non finire tutto quello che c’è nel piatto, esattamente come succede a noi adulti anche il bambino può sentirsi sazio prima di assumere l’intera porzione che gli è stata servita senza che questo sia segno di un qualsiasi problema. Non è che magari lei esagera con le porzioni rispetto all’appetito e al fabbisogno effettivo di nutrienti (e calorie) del suo bambino? Con cordialità.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
Sullo stesso argomento
23/09/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Angela Raimo C'è un punto situato tra le sopracciglia che, se massaggiato in modo lieve, concilia il sonno del bambino, lo rasserena, lo aiuta a riprendere rapidamente il sonno. »
15/09/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Angela Raimo A volte, per risolvere il problema dei risvegli notturni per la poppata è sufficiente introdurre la seconda pappa a cena. A sei mesi, infatti, il bambino potrebbe reclamare il seno di notte solo perché ha fame. »
12/09/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Se allattare diventa per la mamma fonte di stanchezza, tensione, frustrazione è giusto trovare delle alternative. Il papà e altre figure accudenti possono all'inizio sostituirsi alla mamma nel momento in cui il bimbo reclama il seno. »
24/07/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli È meglio non insistere affinché il bambino assuma alimenti che non desidera mangiare perché si rischia che li prenda in antipatia per sempre. »
20/06/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Se il peso del bambino è buono è meglio non insistere per fargli assaggiare il cibo, se si rifiuta di farlo. Meglio attendere che si decida a trovare i nuovi alimenti interessanti. »
Le domande della settimana
23/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Serena Mongelli Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari. »
22/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Fabrizio Pregliasco I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio. »
22/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento. »
18/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Leo Venturelli Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua. »
18/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Floriana Carbone Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali. »
17/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Fabrizio Pregliasco Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto. »
15/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna. »
15/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro. »
15/12/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Elisa Valmori Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi. »
Fai la tua domanda agli specialisti