Bimbo con pene piccolo: c’è da preoccuparsi?

Professor Gianni Bona A cura di Gianni Bona - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 29/09/2020 Aggiornato il 10/05/2023

Non si può valutare la dimensione del pene prima dell'arrivo della pubertà, epoca in cui, su stimolo del testosterone, l'apparato genitale completa il suo sviluppo.

Una domanda di: Rita
Salve il mio bimbo a 9 anni e ha il pene piccolissimo. Quando aveva 3 anni siamo finiti al pronto soccorso perché si era chiuso, ma ora gli è rimasto
piccolo cosa posso fare?

Gianni Bona
Gianni Bona

Gentile signora,
a 9 anni è normale che un bimbo abbia il pene non ancora sviluppato, quindi di dimensioni modeste. Mi viene il dubbio però che suo figlio sia in
sovrappeso e che quindi abbia una plica di grasso nella zona che sovrasta il pube: in questo caso il pene può sembrare ancora più corto di quello che è
in realtà, per via di un inganno ottico. Se questa mia ipotesi fosse corretta le consiglio vivamente di confrontarsi con il pediatra per avere indicazioni su come controllare il sovrappeso del bambino. Se così non fosse, può invece stare tranquilla: il pene crescerà a suo tempo, su stimolo dell’ormone testosterone che comincerà a essere prodotto tra qualche anno. Per quanto riguarda la fimosi, cioè la chiusura del prepuzio sopra il glande (fenomeno fisiologico nei primi anni di vita), non ha alcuna relazione con
la dimensione del pene. Non c’è alcun rischio infatti che in sua presenza il pene si trovi intrappolato al punto da non poter crescere. Il mio suggerimento
è comunque quello di chiedere al suo pediatra di famiglia di visitare il bambino: sono certo che potrà rassicurarla come ho fatto io, con più
cognizione di causa in quanto sulla base di quanto avrà avuto modo di osservare “dal vivo”. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Gravidanza che non inizia in allattamento, dopo 4 mesi di tentativi: che fare?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Le gravidanze non si avviano premendo un interruttore. Ci possono volere mesi di tentativi prima di iniziarne una, soprattutto se si sta ancora allattando perché se è vero che l'allattamento al seno non assicura la contraccezione, lo è altrettanto che può rendere più difficile concepire.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti