Bimbo con strani comportamenti durante le ore di scuola materna

Dottoressa Carla Sogos A cura di Carla Sogos - Dottoressa specialista in Psichiatria Pubblicato il 05/11/2021 Aggiornato il 05/11/2021

Determinati giochi, niente tecnologia e un amichetto alla volta invitato a casa possono aiutare il bambino ad abbandonare i comportamenti ritenuti problematici dalle insegnanti.

Una domanda di: Solitaria
Avrei una domanda su mio figlio di 5 anni. È un bambino molto allegro, contento, affettuoso, ma alle volte tutto questo crea qualcosa alla scuola materna che ha indotto le educatrici a convocarci. Il fatto è che non sta mai fermo, seduto ci sta poco e per poco e da quanto mi è stato detto si comporta in modo “colloso ” con i compagni…anche a casa non è molto tranquillo e la sera fatichiamo per addormentarlo. La mia preoccupazione riguarda il prossimo anno, quando dovrà frequentare la scuola primaria. Mi chiedo spesso se non abbia quella sindrome del bambino vivace…e vorrei sapere quali sono i sintomi. L’anno scorso ha fatto una serie di visite da una psicomotricista e per lei va tutto bene. Grazie.
Carla Sogos
Carla Sogos

Gentile signora,
le caratteristiche che descrive del suo bambino andrebbero sicuramente capite meglio. Se è già stato valutato da una psicomotricista penso che dovrebbe stare tranquilla. È vero che alcune difficoltà del comportamento non si evidenziano nella relazione uno a uno, ma si attivano prevalentemente in un contesto di gruppo, dove è più difficile filtrare gli stimoli. Sarebbe anche importante capire se il bambino ha qualche piccola difficoltà o fragilità nello sviluppo come un’ immaturità nel linguaggio o nel grafismo perché in questo caso l’instabilità descritta potrebbe essere una conseguenza. Le consiglierei in ogni caso di privilegiare, nel contesto familiare, giochi a tavolino, motivandolo con attività condivise creative e simboliche volte ad aumentare i tempi che richiedono attenzione. Eviterei l’uso di video giochi e cellulare (come per tutti i bambini). Favorirei gli incontri con i compagni di classe, se possibile a casa uno alla volta. Questo le darà modo di verificare meglio il comportamento del bambino e consolidando le relazioni con i coetanei, ridurrà la sua eventuale reattività a scuola. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti