Bimbo con trigonocefalia: che fare?

Dottor Carlo Efisio Marras A cura di Carlo Efisio Marras - Dottore specialista in Neurochirurgia Pubblicato il 06/12/2018 Aggiornato il 06/12/2018

Quando un bambino presneta un'anomalia che coinvolge le ossa del cranio è necessaria una visitaspecialistica per valutarne l'entità, a meno che il pediatra di famiglia, attraverso la visita, sia in grado di escludere che si tratti di un problema importante.

Una domanda di: Luca
Gentile dottor Marras, vorrei un suo parere per quanto riguarda la forma della testa di mio figlio. Come da titolo mi sembra sia affetto da questa “benedetta trigonocefalia” ma il pediatra curante non ha mai voluto indagare in quanto ritiene che sia questa la sua conformazione ma mi ha anche riferito che la fontenalla anteriore è quasi chiusa. Io cercando anche in rete noto che la fronte di mio figlio non è “regolare ” le allego un paio di foto nel caso potesse darmi un parere e se ritiene necessario che lo porti a visita da lei o se ritiene che la mia sia solo paranoia. Dal punto di vista psicomotorio il bimbo sembra non avere ritardi in quanto sta seduto da solo afferra gli oggetti con intenzionalità, li passa da una mano all’altra e li porta alla bocca, dice mamma e qualche altra sillaba.
Distinti saluti.

Carlo Efisio Marras
Carlo Efisio Marras

Caro Luca, le asimmetrie o alterazioni craniche sono condizioni che i pediatri tengono in considerazione nella loro pratica quotidiana. Infatti nel primo anno di vita, oltre a misurare il peso e la lunghezza si provvede a valutare la circonferenza cranica, le dimensioni e caratteristiche della fontanella nonché la morfologia del cranio.
Questi ultimi aspetti sono importanti dal punto di vista neurologico. La valutazione della circonferenza cranica rappresenta un indice indiretto di un adeguato sviluppo cerebrale; la valutazione della fontanella un riscontro diretto della pressione intracranica (l’età in cui si chiude è invece estremamente variabile) e la morfologia del cranio può variare in relazione a numerose situazioni. Nel 20% della popolazione pediatrica, al primo anno di vita, è possibile il riscontro di un’asimmetria posizionale (plagiocefalia) determinata dalla mancata o difficile variazione della posizione del capo nella culla o da abitudini dei genitori che portano al mantenimento della medesima posizione durante l’allattamento o quando si tiene il bambino in braccio.
Esistono poi situazioni più complesse in cui i punti di contatto tra le ossa del cranio (suture) si saldano precocemente, determinando uno sviluppo differente da quello atteso. Queste sono condizioni poco frequenti che coinvolgono più spesso una sola sutura che così determina una specifica forma del cranio.
Nel caso della trigonocefalia si considera una precoce saldatura della sutura metopica (posta nella porzione mediana dell’osso frontale) che determina una prominenza della fronte, un avvicinamento delle orbite (ipotelorismo) ed un’appiattimento del sopracciglio e della superficie soprastante. La trigonocefalia si può manifestare in forma lieve con la cosiddetta cresta metopica (salienza mediana frontale) che non richiede alcun trattamento o con alterazioni più evidenti che riguardano le orbite e la porzione anteriore della base del cranio. In questi casi è indicata una procedura chirurgica già a partire dal 4°-6° mese di vita con correzione della morfologia cranica, delle orbite ed un ampliamento del volume endocranico che può così offrire alle strutture cerebrali lo spazio ideale per un suo appropriato funzionamento.
Quando il pediatra ha il sospetto di una malformazione cranica non posizionale richiede una valutazione specialistica che comprende lo studio della morfologia del cranio (completato da esami radiologici quali l’ecografia delle suture e la TC), neurologica e neuropsicologica.
I bambini con trigonocefalia hanno nei primi mesi di vita un quadro neurologico e cognitivo adeguato all’età, ma nelle forme moderate e severe può manifestarsi un successivo rallentamento o ritardo delle acquisizioni neurocognitive. In questi casi si provvede ad una correzione chirurgica entro l’anno di vita con risultati positivi.
Il suo piccolo non sembra avere una trigonocefalia o una situazione malformativa cranica rilevante; naturalmente la valutazione specialistica che comprenda quanto riferito sarà utile per definire un eventuale percorso terapeutico. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

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