Ho un bambino di 11 mesi che ho sempre allattato al seno. Solitamente beve di giorno circa un’ora dopo pranzo (per addormentarsi), il pomeriggio per merenda, la sera prima di dormire e durante la notte ogni ora/due per riaddormentarsi. In questi ultimi giorni credo che il latte sia notevolmente diminuito perché ho notato che il seno è più vuoto ed il bambino il più delle volte ciucciando si innervosisce. Ho provato a consolarlo senza proporgli il seno soprattutto di notte, ma piange come un disperato ed è inconsolabile. Ho provato da stanotte a dargli il latte artificiale ma lo rifiuta. Non so cosa fare! La ringrazio anticipatamente.
Leo Venturelli
Cara signora, ci sono due questioni da capire, vale a dire se la richiesta di attacco al seno del bambino sia legata a fame o se invece sia più un sistema consolidato per starle il più vicino possibile, quindi per ricevere attenzione e coccole. Se il primo punto le sembra il più verosimile, deve trovare spazio non solo per l’attacco al seno, ma anche per somministrare durante la giornata un buon pranzo e una altrettanta buona cena, costituita da carboidrati (pasta o riso), da proteine (carne, legumi, pesce, uova, formaggio) , da grassi (olio extravergine d’oliva prevalentemente). Anche a merenda dovrebbe offrire al bambino lo yogurt e della frutta come mela, pera, banana: ciascuno di essi può sostituire il latte materno che a questo punto sarà più a disposizione al mattino, la sera tardi o la notte, ma, possibilmente, con una frequenza inferiore a quella attuale. Se quindi lei riesce a saziare il bambino, specialmente nel pomeriggio e alla sera, proponendogli alimenti diversi dal suo latte, potrà continuare ad allattarlo in modo più rilassato e gestibile di quanto lo sia ora. Se poi il bimbo a questo punto continuasse a cercare il seno con la stessa frequenza, cioè pur mangiando regolarmente le pappe, la carne, il formaggio, la pasta, lo yogurt, la frutta (e così via), non resta che pensare che il suo bambino cerchi il seno come mezzo per ricevere coccole. Con cordialità.
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