Salve dottore, la ringrazio anticipatamente per la risposta. Sono mamma di un bambino di un anno e da quasi 10 giorni abbiamo problemi con il sonno. Premetto che ha sempre dormito nella sua culla dalla nascita, cena alle 18 e prende il latte intorno alle 20:30 e alle 21:00/21:30 nanna. Si addormenta in 15/20 minuti e fino alle 24:00 nessun problema dopodiché si sveglia piangendo e vuole stare o in braccio o nel passeggino solo in questo modo riesce a riaddormentarsi! Per poi essere cullato durante la notte! Sa dirmi da cosa è dovuto? Sbaglio qualcosa? Grazie mille.
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Francesco Peverini
Gentile signora, una delle cause più frequenti nel risveglio di un piccolo di circa un anno, che poi non si riaddormenta senza numerose “coccole” dei genitori, è rappresentata dall’ansia da separazione notturna. Il bambino/a potrebbe aver avuto una lunga giornata, piena di nuove esperienze, e dopo una prima fase di sonno, potrebbe svegliarsi per controllare che la mamma sia ancora presente, accanto. Sentirsi ansiosi farà solo sentire peggio i piccoli. Correre nella stanza come se vi fosse un pericolo, si accompagna al messaggio che non è al sicuro restare nella stanza da soli, rafforzando le prime impressioni dei bambini. Entrando, potrebbe risultare opportuno offrire una rassicurazione gentile, anche veloce, che il genitore è presente. Apparirebbe sensato non rafforzare abitudini che non desideriamo, come prendere i piccoli in braccio per farli addormentare. Ma c’è caso e caso. Un altro consiglio (molto datato) è quello di offrire un peluche con cui dormire. Un oggetto di attaccamento è un modo salutare per aiutare i bambini a calmarsi senza il genitore nella stanza. Ma quali altre possibili cause di risveglio potrebbero presentarsi? La dentizione è molto frequente. La poca idratazione e la possibile stipsi: la stipsi può rendere i bambini irritabili durante il giorno e quando l’intestino del bambino si sforza di espellere feci dure durante la notte, può svegliarli. Il pediatra consiglierà di ridurre i cibi costipanti. Altra causa sono i rumori, che disturbano il sonno dei bambini. È necessario avere cura che la loro stanza sia adeguatamente protetta. Infine naso e gola chiusi o mucose delle prime vie aeree irritate da aria troppo calda o asciutta, può svegliare i bambini e farli piangere. In conclusione, il “furto di sonno” in un bambino, quale che sia la causa, è un problema anche per i genitori. Suggerisco di tentare di comprendere gli eventi, ma è sempre necessario confrontarsi con il proprio pediatra. Cari saluti.
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