Bimbo di 16 mesi che presta poca attenzione al gioco: qualcosa non va?

Dottoressa Angela Raimo A cura di Angela Raimo - Dottoressa specialista in Psichiatria Pubblicato il 12/02/2024 Aggiornato il 12/02/2024

Un bambino di 16 mesi può passare da un gioco all'altro rapidamente, senza che questo sia il segnale di qualcosa che non va, quindi non ha senso preoccuparsi se si annoia in fretta di un particolare gioco mostrandosi interessato ad altro in un brevissimo arco di tempo.

Una domanda di: Silvia
Il mio bambino ha 16 mesi, motoriamente rispecchia perfettamente i canoni della sua età, ma quando giochiamo ho notato una completa disattenzione al
gioco, dopo pochi secondi passa a qualcos’altro. Abbiamo deciso di diminuire drasticamente i giochi presenti nella stanza ma la situazione non
è migliorata, con l’inserimento dei libri (per questi ha un forte interesse) abbiamo notato un minimo di cambiamento, ma è sempre molto agitato
e molto frettoloso . Non impila nulla, (mattonici,secchielli) ma tende a “distruggere” tutto quello che gli capita a tiro. Imita pochissimo nel gioco. È un bambino vivace rispetto a molti suoi coetanei che conosco. Vorrei capire se è qualcosa di relativamente “normale “ (in particolare questa disattenzione) o se devo approfondire. Grazie mille.
Angela Raimo
Angela Raimo

Cara signora,
lei parla di suo figlio come se avesse non 16 mesi ma 16 anni! Non so che aspettative lei nutra nei confronti di questo bambino né su quali basi si fondi il dubbio che ci sia qualcosa che non va visto che tutti i comportamenti che descrive corrispondono a quelli di un bambino così piccolo. Scrive di suo figlio che ha un forte interesse per i libri ma poi afferma che è frettoloso e poco attento, ma mi consenta di dirle che mi sembra più consono all’età quest’ultimo atteggiamento piuttosto del “forte interesse per il libri” che lei sottolinea, ma che francamente non ho mai visto in un bimbo di 16 mesi né ci si deve attendere da lui. Non so cosa intende riferendomi che “imita pochissimo nel gioco” perché non capisco chi secondo lei dovrebbe imitare e che cosa. Mi permetto di dirle, e lo faccio perché penso possa indurla a riflettere sulla sua ansia, che non stento a credere che suo figlio sia agitato e frettoloso, visto che probabilmente si sente addosso una pressione che renderebbe irrequieto anche un adulto con piena padronanza di sé. Il fatto che tende a distruggere quello che gli capita a tiro è assolutamente normale, è il modo che hanno i bambini di saggiare gli oggetti, di acquisire la conoscenza del mondo che li circonda. Non stupisce né preoccupa neppure che si distragga facilmente e che in fretta abbandoni un gioco per un altro, questa modalità oltre che dall’età dipende anche dal temperamento. Lei paragona la vivacità di suo figlio rispetto a quella dei suoi coetanei (non so di quanti bambini lei parli né in quali contesti abbia avuto o abbia modo di osservarli) giudicandola superiore, ma mi creda questi confronti sono deleteri perché ogni bambino ha il proprio temperamento, la propria storia, le proprie modalità di rapportarsi con l’ambiente in più subisce l’influenza esercitata dal proprio ambiente, quindi anche in questo caso come si fa a dire se davvero è più vivace degli altri? Più vivace in base a quali parametri? Io non so quali siano i suoi… Il mio consiglio è quello di iniziare a considerare suo figlio per quello che è, un bambino piccolissimo che si comporta da bambino di 16 mesi, che sono appunto la sua età. Si tratta anche di vivere questo bambino con più serenità e per riuscirci forse potrebbe esserle d’aiuto leggere qualche testo in cui si parla di comportamenti e psicologia dell’età evolutiva. Detto tutto questo, se con il passare dei mesi (e comunque non prima dei due anni) l’agitazione di suo figlio dovesse diventare così importante da rendere pessima la qualità della vita per lui e per voi genitori allora certamente dovrà valutare con il pediatra l’opportunità di chiedere il parere di un neuropsichiatra infantile. Nel frattempo però, e glielo dico con il cuore, cerchi di nutrire molte meno aspettative rispetto alle competenze che il suo bambino può raggiungere e dimostrare e vedrà che tutto diventerà più facile sia per lei sia per lui. Cari saluti.

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