Bimbo di 3 anni e 4 mesi che non sa (ancora) costruire le frasi

Dottoressa Angela Raimo A cura di Dottoressa Angela Raimo Pubblicato il 06/03/2023 Aggiornato il 10/03/2023

Posto che lo sviluppo del linguaggio non è uguale in tutti i bambini, ci sono ritardi così significativi da rappresentare un campanello d'allarme da non ignorare.

Una domanda di: Alberto
Buonasera Dottoressa, ho letto le sue risposte, mi sembra una brava persona oltre che preparata. Io ho un bimbo di 3 anni e 4 mesi. Da circa 4 mesi ha iniziato a dire qualche parolina. Sa contare fino a 10, riconosce i numeri e le lettere dell’alfabeto. Tuttavia non riesce ancora a pronunciare frasi di due parole. Ultimamente mi preoccupa il fatto che senza un motivo inizia a contare o a pronunciare l’alfabeto. Spessissimo ripete l’ultima parola di una nostra domanda, pronunciando più volte. Saprebbe sincerarmi di cosa si possa trattare, grazie davvero.
Angela Raimo
Angela Raimo

Gentile papà, che preoccupa in relazione a quanto riferisce non è certo il fatto che il suo bambino ripeta l’alfabeto oppure “senza motivo” si metta a contare. In realtà che motivo dovrebbe avere a 3 anni e 4 mesi? Nessuno. Quello che lui fa, contare e recitare l’alfabeto, è solo un gioco fine a se stesso. Non capisco bene cosa significa che riconosce i numeri e le lettere dell’alfabeto: detta così sembra che sappia leggere e questo mi sembra molto strano soprattutto se considerato alla luce dell’apprendimento del linguaggio. A questo proposito, se è vero e indiscutibile che lo sviluppo del linguaggio segue modi e tempi variabili e che ogni bambino ha il proprio “giusto momento” in relazione al processo di apprendimento delle parole, ci sono delle tappe che più o meno dovrebbero essere raggiunte da tutti i bambini, se tutto va bene. Tra i 30 ei 36 mesi un bambino dovrebbe già possedere un vocabolario di circa 500 parole e cominciare a costruire frasi di senso compiuto, utilizzando verbi, articoli, preposizioni, pronomi, aggettivi. All’età di suo figlio le frasi dovrebbero essere via via più articolate e il linguaggio sufficientemente ricco. Un vocabolario povero e l’incapacità di combinare due vocaboli sono segnali d’allarme da non trascurare. Le consiglio quindi di confrontarsi con il suo pediatra per valutare l’opportunità di farlo visitare da un neuropsichiatra infantile o da un logopedista. Cari saluti.

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