Bimbo di 4 mesi che piange molto e ha paura degli estranei

Dottoressa Carla Sogos A cura di Carla Sogos - Dottoressa specialista in Psichiatria Pubblicato il 31/07/2023 Aggiornato il 31/07/2023

A volte determinati comportamenti di eccessiva reattività, che destano preoccupazione nei genitori, sono solo una semplice caratteristica del temperamento del bambino.

Una domanda di: Caterina
Buongiorno! Sono preoccupata per il mio bambino ma tutti intorno a me reputano che io stia esagerando. Il mio bimbo ha 4 mesi e pochi giorni, è nato a termine con un parto relativamente tranquillo mentre la gravidanza è stata vissuta con molta ansia perché purtroppo, essendo io stessa un medico e quindi a conoscenza di tutte le complicazioni che possono insorgere, non sono riuscita a trascorrerla serenamente. E pare che anche lui non sia sereno. Fin dalla nascita è un bambino che piange moltissimo (escluso dal pediatra che abbia problrmi di salute, se non un reflusso gastroesofageo), ora forse nell’ultimo mese il pianto è un po’ diminuito ma rimangono un paio d’ore serali in cui piange senza una apparente motivazione “organica”: odia qualsiasi tipo di posizione alternativa che non sia in collo alla sua mamma; sembra avere un terrore smisurato degli estranei (per esempio se i nonni, che vede pochissimo perché abitano in un’altra regione, provano a prenderlo in braccio piange disperato e non smette finché non lo prendiamo io o il papà); da un paio di settimane ha iniziato anche a sostituire il pianto con dei veri e propri urli se non viene fatto ciò che vuole. Allo stesso tempo mi rendo conto che le tappe oggettive che deve fare le sta facendo (guarda negli occhi, sorride spesso, afferra gli oggetti) e mi chiedo se non sia io col mio carattere ansioso e il mio bagaglio professionale a essere troppo critica. Però comunque non riesco a smettere di pensare che ci sia qualcosa che non va a livello comportamentale. Secondo il suo parere potrebbe essere utile una valutazione neuropsichiatrica? La ringrazio per la sua cortese risposta.

Carla Sogos
Carla Sogos

Gentile collega, da quello che scrive mi sembra che il bambino abbia un percorso di sviluppo nella norma con una reattività forse un po’ eccessiva ai cambiamenti nelle routine quotidiane. Può essere una caratteristica insita nel temperamento di molti bambini a sviluppo tipico e può essere accentuata o ridotta dall’influenza esercitata dall’ambiente. Certamente far crescere un bambino in un clima di tensione e preoccupazione non fa bene né a lui né a voi genitori. Per questo, senza fretta, può essere utile consultare un neuropsichiatra infantile che possa tranquillizzarvi o fornirvi qualche indicazione per superare eventuali piccole criticità. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

 

Le domande della settimana

Beta h-CG che aumentano poco in 8^ settimana: proseguirà la gravidanza?

28/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Una volta visualizzati con l'ecografia l'embrione e il battito del cuoricino non ha più senso continuare a dosare le beta nel sangue, perché il loro andamento a questo punto della gravidanza non è predittivo di nulla.   »

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti