Bimbo di 5 mesi con il pene più piccolo di quello di un coetaneo: è preoccupante?

Professor Gianni Bona A cura di Gianni Bona - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 05/01/2023 Aggiornato il 05/01/2023

Misurare il pene di un lattante non rientra negli accertamenti che vengono eseguiti durante i controlli pediatrici di routine, in quanto il dato che si ottiene non ha alcuna rilevanza clinica. Meglio dunque che anche le mamme evitino di accertare lunghezza e diametro e, soprattutto, di fare confronti.

Una domanda di: Rosalinda
Salve, mio figlio ha circa 5 mesi e ho notato che il suo pene non in erezione (ma un po’ prima di fare pipì ) misura circa 2,6 cm. Ho il timore che sia un po’ corto soprattutto messo a confronto con quello del cuginetto, un neonato coetaneo figlio di mia sorella, che sembra misuri di più (penso almeno 4 cm) anche per diametro. C’è da preoccuparsi? Eventualmente come posso intervenire?
Gianni Bona
Gianni Bona

Cara signora, la sua domanda mi lascia davvero perplesso: la misurazione del pene di un lattante non rientra infatti negli accertamenti clinici inclusi nei bilanci di salute che effettua regolarmente il pediatra di libera scelta perché quanto viene rilevato non è significativo. Oltretutto subito dopo il parto il neonato viene visitato dal neonatologo il quale, nel caso in cui ci fosse qualche anomalia del pene (così come di altre parti del corpo), non esiterebbe a segnalarla. Immagino che anche suo figlio sia stato visto dal neonatologo, dopo la nascita, e successivamente dal pediatra curante: entrambi gli specialisti se si fossero trovati di fronte a genitali sottovirilizzati (si parla di genitali ambigui) le assicuro che glielo avrebbero comunicato. Mi perdoni ma non comprendo il senso di mettere a confronto le dimensioni del pene di suo figlio con quelle del pene di un altro bambino: anche ammesso che questo cuginetto sia un superdotato, la sua caratteristica non implica che in suo figlio ci sia qualcosa che non va. Tenga comunque presente che fino alla pubertà non si può avere alcuna idea precisa di come evolveranno lunghezza e diametro del pene di un bambino e che l’erezione che avviene a sviluppo completato (quindi nel caso di suo figlio occorre attendere circa 12 anni) è definita dai sessuologi la “grande pareggiatrice” in quanto può portare più o meno alle stesse misure peni tra i quali c’è divario in condizione di riposo. La invito quindi a stare tranquilla e a vivere la sua maternità serenamente, scacciando i pensieri molesti che le suggeriscono di crearsi falsi problemi come lo è quello che lei espone.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti