Salve Dottore, Le scrivo perché mio figlio, di ormai 9 mesi, svezzato del tutto, in questo ultimo mese sta avendo difficoltà nel dormire, soprattutto
di notte. Dopo il rituale serale della nanna, verso le 22:00 prende l’ultimo biberon (240 ml più 3 biscotti). Si addormenta abbastanza facilmente ma dopo 40 minuti
circa, si risveglia in cerca di altro latte. Sto cercando di tamponare da due giorni offrendogli dell acqua per fargli comprendere il senso della
notte, niente da fare. Si riaddormenta con difficoltà e, da quel momento, si risveglia ogni due ore, circa, con movimenti repentini e, a volte, anche
molto sudato. Di pomeriggio ha la stessa difficoltà e non dorme mai più di 40 minuti. Ci tengo a precisare che non dorme nella culla, bensì nel lettone con
me e mio marito. Grazie, resto in attesa di un suo riscontro e le porgo i miei cordiali saluti.
Stefano Geraci
Gentile signora,
innanzitutto bisognerebbe capire se questi risvegli notturni rappresentano un cambiamento rispetto a prima o se il suo bambino ha sempre reclamato la poppata notturna. Non sono comunque così sicuro che lui si svegli perché ha fame, anzi, potrebbe anche essere che si svegli dopo 40 minuti dall’addormentamento perché la digestione lo infastidisce. Questo vale ovviamente se a cena mangia a sufficienza. In questa eventualità un biberon di 240 ml di latte a poche ore dalla pappa serale potrebbe essere responsabile del risveglio. Ho pensato anche al reflusso ma di questo non mi accenna. Mi parla di movimenti repentini ma non specifica quali: scalcia? Distende e irrigidisce le gambine? Un altro dato importante è rappresentato da come cresce e dall’umore che ha di giorno. Si possono escludere problemi significativi se la crescita non sta subendo arresti e se il bambino è vivace, allegro, reattivo. In generale, non è una buona idea somministrare il latte immediatamente dopo un risveglio notturno. Meglio prima cercare di consolare il bambino in altro modo, per esempio, cullandolo e parlandogli dolcemente. Se non dovesse funzionare, in alternativa al latte è corretto (come sta facendo) offrirgli dell’acqua, in quantità minime, comunque, non più di 10-20 ml. Questo metodo gradualmente insegna al bambino che la notte non è fatta per mangiare, ma per dormire, tuttavia deve armarsi di pazienza: due giorni sono veramente pochi per sperare in un risultato. Direi di insistere su questa strada. Per quanto riguarda dormire nel lettone, è una consuetudine che a poco a poco può essere opportuno eliminare, cercando di abituare il bambino a dormire nel suo lettino, che può essere posto accanto al lettone. Con cordialità.
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