Salve sono mamma di 1 bimbo di 5 anni e una bimba di 3 anni, entrambi frequentano la stessa scuola materna. Volevo chiedere consigli riguardo mio figlio che essendo più grande della sorellina spesso tende a comportarsi da bimbo più piccolo della sua età lamentandosi, agitando le mani e piagnucolando. Il problema più evidente è farsi la cacca nelle mutande sia di giorno e a volte anche la notte. Sappiamo benissimo che lui fa ciò per esprimere le sue insicurezze e paure e spesso si sentirà inferiore alla sorellina perché lei sta crescendo molto in fretta anche psicologicamente e spesso lei tende a ripetere le stesse mie frasi che ribadisco a lui quando lo sgrido. Volevo sapere come noi genitori ci dobbiamo comportarsi esattamente, quali sono le basi cui dobbiamo soffermarsi. Grazie e spero col vostro aiuto una soluzione.
Luisa Vaselli
Salve,
anche se ormai per il più grande la sorella non è più una novità, la gelosia non è sicuramente diminuita. Ci sono dei punti fermi di comportamenti da evitare:
1. Non sdrammatizzare la gelosia scherzandoci sopra, questo atteggiamento è inadeguato, in quanto i bambini non si sentono capiti.
2. Non porsi da giudici nelle loro liti. Purtroppo anche quando ci sembra di essere imparziali (e probabilmente visti da un soggetto esterno lo siamo veramente), per i nostri figli non lo siamo mai abbastanza.
3. Non esprimere giudizi che investono il temperamento e non la singola azione. Non si deve quindi dire “sei cattivo” ma eventualmente “non hai fatto una cosa bella”.
Invece è opportuno cercare di attenenrsi ai seguenti punti:
1. Coinvolgere il bambino più grande nella gestione di quello più piccolo: “ uoi aiutare tua sorella a fare questa cosa? Tu sei molto bravo in questo”
2. Coinvolgerlo in altri progetti “da grande”.
3. Restituirgli le sue emozioni per aiutare a comprenderle, evitando di dare giudizi. Per esempio si può dire: “Vedo che ti senti arrabbiato con tua sorella, come possiamo vsuperare questo momento brutto?”.
4. Prendersi degli spazi da dedicare solo a lui, basta poco, anche solo uscire solo con lui a fare la spesa o due passi.
5. Spiegargli che la gelosia è un’emozione come la rabbia, la gioia, la tristezza, la felicità e che anche i grandi a volte si sentono gelosi di qualcosa o di qualcuno
6. Lodarlo ogni volta che riesce ad andare in bagno (un’ovazione sarebbe l’ideale!) e non sgridarlo quando si fa la cacca addosso. In questo caso, è oopportuno prenderlo per mano e portarlo a lavarsi, con la massima indifferenza.
7. Riprendere con decisione la sorella quando ripete contro di lui le frasi di rimprovero dei genitori. La bambina non deve farlo e deve comprendere in fretta che è un atteggiamento vietato.
8. Puntate sui suoi punti di forza e su tutte le cose che è in grado di fare, elogiandolo il più possibile ogni volta che se ne presneta l’occasione.
Più che sentirsi inferiore è geloso, poiché i fratelli piccoli diventano sempre più ingombranti proporzionalmente alla loro crescita.
Sicuramente ( ome tutti i secondi, per non parlare dei terzi figli) la bambina sarà più avanti nello sviluppo, rispetto a lui alla stessa età. Questo è normale perché ha la grande fortuna di avere un fratello maggiore da emulare. Ma non solo: può anche contare sul grande vantaggio di non avere costantemente su di sé l’attenzione di tutta la famiglia quindi giocoforza a questa bimba è toccato il privilegio di potersela sbrigare da sola in più occasione. Immagino che sua figlia avendo tre anni abbia già tolto il pannolino, se così non fosse si può ipotizzare che il bambino abbia tutti questi incidenti di percorso con la cacca più che per regressione per imitazione. In generale, in casi come questo occorre armarsi di infinita pazienza: mostrando al bambino il vostro affetto a poco a poco consoliderete la fiducia che nutre in se stesso e la situazione critica si risolverà. Mi scriva ancora, se lo desidera. Con cordialità.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.