Mio figlio di 2 anni e mezzo dopo aver ovviamente frequentato
l’asilo ha iniziato ad avere l’influenza, naso chiuso, tosse grassa ed ha
avuto massimo una temperatura di 37-37.° C, ma prima di avere tutto ciò il
primo sintomo era mal di denti, sbavava e aveva guance rosse,dopo ha
iniziato ad avere i sintomi sopra descritti. Forse all’inizio non l’ho curato bene, a parte
due giorni di Tachipirina ho iniziato a fargli due volte al giorno l’aerosol
solo con Libenar dopo 3 giorni, perché prima non riuscivo a convincerlo: aveva paura infatti, la mascherina non riesco ad usarla ma metto l’inalatore
nasale, cerco di farglielo respirare dal naso e dalla bocca.
Contemporaneamente per 3 volte al giorno gli davo lo sciroppo naturale al
miele (green tus). È durato tutto circa due settimane. Un’amica mi ha
consigliato insieme a Libenar di mettere nell’aresol Clenil, infatti dopo 5
giorni tutto è passato, ma la tosse secca persiste solo alla mattina quando si
sveglia. È passato un mese e la mia pediatra dice che deve fare i lavaggi
nasali, ma lui non se li fa fare! Dice che passerà allora….io tamponi non
glieli ho mai fatti, quindi ho l’ansia magari di aver sbagliato, questa tosse
secca non va via, magari è colpa di questo nuovo virus: che potrebbe aver
fatto? Mi sento in colpa e vivo con l ansia. Adesso è rientrato all’asilo
dopo un mese, tempo 4 giorni e si è ancora ammalato, ha solo catarro e naso
chiuso che cola, lui per fortuna lo soffia sempre, da due giorni e mezzo ho
iniziato con l’aeresol sta migliorando, la tosse per un giorno mi pareva
catarrosa, ora secca e sto riprovando a dargli anche lo sciroppo per
tosse(solito). La pediatra non me l’ha mai voluto visitare nonostante lo abbia chiesto chiaramente, più che altro per via di questa tosse, per essere
rassicurata o per capire cosa fosse … Ora ce l’ha anche durante la
giornata non aggressiva ma forse perché ha da poco una leggera influenza, ma
se persiste come prima anche presentandosi solo alla mattina cosa faccio?
Consigli?
Leo Venturelli
Gentile signora,
la situazione suggerisce di effettuare per sicurezza un test covid mediante tampone. Può farlo anche nelle farmacie convenzionate o mediante impegnativa della pediatra presso le strutture della azienda sanitaria. Dopo diventa utile cercare di far visitare dalla pediatra il bambino, per valutare la situazione delle vie respiratorie (devono essere auscoltati i bronchi e i polmoni), viste le ricadute o la non guarigione. Vero è che la frequenza in collettività facilita le infezioni ricorrenti ma comunque una valutazione andrebbe eseguita, visti i risulgati incerti delle terapie messe in atto. Tenga comunque presente che le infezioni respiratorie (lei aparla di influenza, ma sono molti altri i virus implicati) sono comuni nei primi anni di frequentazione dell’asilo. Per quanto riguarda il Clenil, è sconsigliabile somministrarlo di propria iniziativa, su suggerimento di conoscenti e non del pediatra. Meglio non dare farmaci se non sono prescritti dal medico. Tenga comunque presente che esistono delle forme di tosse che si scatenano per una condizione nota come SIRT (sindrome da ipersensibilità dei recettori della tosse), in cui è la tosse che fa la tosse. Sono tutte possibilità che vanno prese in considerazione dopo aver valutato attentamente il bambino, ripeto anche attraverso una visita accurata. Cari saluti.
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